Biden trova accordo su piano da 1.750 miliardi, ecco i 4 punti principali

Biden trova accordo su piano da 1.750 miliardi, ecco i 4 punti principali

USA: Biden trova l'accordo sul piano da $1.750 miliardi, i 4 punti principali

La Casa Bianca e i Democratici sono riusciti a trovare un compromesso sul maxi-piano di spesa da ripartire in 10 anni, dopo settimane di fitti negoziati tra le parti. Il Presidente Joe Biden non ce l’ha fatta a far passare l’ambizioso programma da 3.500 miliardi di dollari viste le contrastanti posizioni di alcuni suoi alleati; alla fine si è dovuto accontentare di una cifra intorno ai 1.750 miliardi. A seguito dell’incontro avuto ieri con i Rappresentati del partito alla Camera, il 78enne della Pennsylvania ha dichiarato che nessuno ha ottenuto tutto ciò che voleva, ma che alla fine si è ottenuto un compromesso.

Alcuni come la Presidentessa alla Camera Nancy Pelosi preferivano la sola votazione del pacchetto infrastrutture da 1.200 miliardi di dollari, ma poi l’hanno spuntata alcuni progressisti che spingevano affinché si decidesse per i 2 voti che comprendessero anche il disegno Build Back Better della legge di bilancio. I negoziati comunque continueranno per tutto il fine settimana e i disegni di legge verranno presentati per la votazione alla Camera la prossima settimana.

 

Piano Biden: i 4 punti più importanti

Cosa comprende quindi il piano da 1.750 miliardi di dollari su cui si è manifestata un’intesa nella giornata di ieri? Sono essenzialmente 4 i punti su cui sembra che le varie posizioni in campo abbiano trovato convergenza, come di seguito illustrato:

 

Tasse

Questo era uno degli aspetti più controversi, perché da questo bisogna trovare le fonti per finanziare la mole di spesa nei prossimi anni. Il vero obiettivo di Biden era quello di imporre tasse più elevate ai paperoni americani, attraverso un prelievo forzoso. L’idea è stata abortita per l’opposizione di alcune frange di democratici che consideravano la misura controproducente per l’occupazione statunitense.

Adesso quindi l’accordo è per una tassa aggiuntiva del 5% per i redditi superiori a 10 milioni di dollari annui, oltre a un’addizionale del 3% se questi superano i 25 milioni di dollari all’anno. La misura toccherebbe circa lo 0,02% dei contribuenti americani. Per quanto riguarda le società, queste vengono colpite con una tassa minima del 15% e un prelievo dell’1% sui buyback azionari con riferimento ai grandi gruppi.

Biden non è riuscito nell’impresa di rimuovere le agevolazioni fiscali introdotte dal suo predecessore Donald Trump nel 2017, come l’imposta sulle società che rimane del 21% e non viene elevata al 28% come nei programmi, nonché l’imposta massima sul reddito delle persone fisiche che resta del 37%. Non viene neppure toccata l’aliquota del 20% sulle plusvalenze realizzate.

 

Transizione energetica

La gran parte della spesa sarà costituita dalle misure che riguardano il clima. Gli Stati Uniti metteranno sul piatto 555 miliardi di dollari sottoforma soprattutto di crediti d’imposta per l’energia pulita (320 miliardi), di piani per contrastare eventi meteorologici dannosi (105 miliardi) e in genere per la green economy (110 miliardi).

Non sono compresi però gli incentivi alle società che sostituiscono i combustibili fossili con fonti meno inquinanti e le sanzioni per chi continua a utilizzarli. In questo probabilmente ha inciso la crisi energetica che stiamo vivendo in questi giorni.

 

Sanità

Il piano Biden allarga la platea dei cittadini statunitensi che accedono alla copertura sanitaria voluta dalla riforma Obama durante il suo mandato alla Casa Bianca. Ora sono stati aggiunti 3 milioni di persone nel sistema e ciò consente a molte di usufruire dei benefici per l’udito del piano sanitario per gli anziani Medicare.

Quest’ultimo però non include le stesse agevolazioni per la copertura dentale e inoltre non ha abbassato la soglia di accesso da 65 a 55 anni come preferivano alcuni esponenti progressisti. Infine non è passata la proposta per consentire a Medicare di negoziare il prezzo dei farmaci, cosa che avrebbe certamente abbassato il costo per la sanità di molti cittadini.

 

Infanzia

Maggiori spese saranno destinate per finanziare la scuola materna e diversi sussidi verranno erogati alle famiglie più bisognose per l’educazione dei propri figli. Inoltre vi sarà un’estensione del credito d’imposta per i bambini che è stato introdotto durante la pandemia.

Niente da fare invece per il congedo familiare e medico retribuito. La proposta iniziale di Biden era di finanziarlo al massimo per 12 settimane; durante le trattative l’inquilino alla Casa Bianca sembrava fosse riuscito a spuntarla con 4 settimane, ma poi l’idea è stata definitivamente bocciata.

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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