Binance compra e salva FTX, cosa succede ora? - Borsa&Finanza

Binance compra e salva FTX, cosa succede ora?

Binance compra e salva FTX, cosa succede ora?

L’inverno delle criptovalute non è affatto finito e oggi si è registrato un nuovo affondo nel mercato dopo i crolli di ieri. Bitcoin ha perso circa il 10% nelle ultime 24 ore, precipitando sotto la soglia di 18.000 dollari, il che potrebbe dar vita a un nuovo pesante sell-off. Ad agitare i mercati crittografici la crisi di liquidità di FTX del miliardario Sam-Bankman Fried, che ha raggiunto un accordo non vincolante per il salvataggio con il rivale Binance. “FTX ha chiesto il nostro aiuto perché c’è una significativa crisi di liquidità”, ha scritto su Twitter l’Amministratore Delegato di Binance Changpeng Zhao. FTX ha confermato l’accordo, ma le due società ancora non hanno rivelato i termini. Se la fusione verrà realizzata, Binance consoliderà la sua posizione come la più grande piattaforma di criptovalute.

 

L’acquisto di Binance significa il declino di una stella?

Le quotazioni delle monete virtuali erano già sotto pressione a inizio settimana per effetto delle indiscrezioni secondo cui Binance stesse vendendo i token di FTX per una cifra complessiva di 530 milioni di dollari. Nessuno però immaginava che l’impero costruito da Bankman-Fried fosse sull’orlo del collasso, evocando i drammi finanziari vissuti quest’anno dal prestatore di criptovalute Celsius e dall’hedge fund crittografico Three Arrows Capital, che hanno fatto ricorso al Chapter 11 della legge fallimentare USA. Soprattutto perché il 30enne miliardario era ormai visto come il JP Morgan del mondo crittografico, essendosi posto per salvare molte istituzioni che versavano in palese difficoltà finanziaria. A giugno, FTX ha fornito un prestito di 250 milioni di dollari al prestatore di criptovalute BlockFi tirandolo fuori dalla bancarotta. In precedenza il broker crittografico Voyager Digital ha ricevuto un prestito di circa 485 milioni di dollari. Le ambizioni di Bankman-Fried però si sono estese anche ai mercati tradizionali, con l’acquisto di una quota delle azioni di Robinhood.

FTX all’inizio di quest’anno è arrivato a una valutazione di 32 miliardi di dollari e tra i grandi investitori che sostengono l’exchange figurano soggetti del calibro di BlackRock, di Softbank e del fondo pensione canadese degli insegnanti dell’Ontario. La società di Bankman-Fried finora è stata considerata una delle società meglio gestite, con la fortuna del suo capo che è stata stimata in circa 24 miliardi di dollari appena sei mesi fa. La situazione però si è fatta difficile con il calo ripetuto delle quotazioni delle criptovalute e si è inasprita allorché Binance ha dichiarato che intendeva scaricare le partecipazioni nel token FTT di FTX. Bankman-Fried ha inizialmente detto che le voci erano false e diffuse da un concorrente, ma poi ha dichiarato che gli piacerebbe lavorare con Zhao per l’ecosistema.

 

Le opinioni degli analisti

Quanto accaduto è un altro segnale di allarme per il malconcio mercato delle criptovalute, secondo Kami Zeng, responsabile della ricerca presso Fore Elite Capital Management. “Il tutto sembra ancora un buco nero. Non siamo sicuri di quanto possa essere contagioso, ma credo che le istituzioni debbano mostrare la loro prova delle riserve al più presto. La fiducia non si riprende prima”, ha detto Zeng, che ha aggiunto: “gli investitori dovrebbero essere cauti per un po’”.

Secondo Bobby Ong, co-fondatore del sito web di analisti crittografica CoinGecko, l’accordo tra Binance e FTX cementerà il dominio dell’exchange di Zhao sul mercato. “Probabilmente è lecito aspettarsi che questa mossa consoliderà ulteriormente il loro vantaggio, poiché FTX era un giocatore top-10 con una quota considerevole di volumi”, ha affermato. “Tuttavia, resta da vedere come gli utenti esistenti di FTX risponderanno a questo sviluppo. Continueranno a commerciare con FTX o migreranno verso altre Borse, centralizzate o decentralizzate?”, ha aggiunto.

Dello stesso avviso è Ilan Solot, co-responsabile delle risorse digitali di Marex Solution, che ha riferito come tutto ciò elevi Zhao come “il player più potente nel settore delle criptovalute”. A suo avviso, “la visione del mondo di Zhao conterà molto di più, in termini di come vuole interagire con i regolatori e i responsabili politici. Il peso delle sue opinioni sarà molto più potente”.

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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