Borse europee miste, trade war di nuovo in primo piano

BORSE EUROPEE MISTE, TRADE WAR DI NUOVO IN PRIMO PIANO

mercato azionario

Con la sterlina ancora in forte recupero, le borse europee guardano alla ripresa dei colloqui Usa-Cina

La ripresa dei colloqui faccia a faccia tra Usa e Cina, per la prima volta dopo quasi due mesi, vale un’apertura positiva per le borse europee, che poi proseguono miste, con gli investitori attenti anche ai recenti fatti di New York, dove la Fed ha effettuato tre iniezioni di liquidità consecutive sul mercato “repo” per la crisi in cui si sono ritrovate le banche americane, senza più fondi a disposizione per coprire il fabbisogno a breve termine, con i tassi d’interesse sul mercato monetario Usa cresciuti fino al 10%. Sul fronte della trade war invece, i vicenegoziatori di Washington e Pechino si sono incontrati per aprire la strada, in qualche modo, alle trattative che dovrebbero riprendere a ottobre. L’incertezza rimane comunque forte: diverse fonti asiatiche riportano che la Cina non è così ansiosa di raggiungere un accordo come pensano gli Stati Uniti. Che, attraverso Michael Pillsbury, consigliere di Donald Trump , hanno fatto sapere di essere pronti a intensificare la guerra commerciale se non dovesse essere trovato un accordo, anche se d’altra parte avrebbe concesso nuove esenzioni tariffarie su altri 400 prodotti Made in China. La Banca Centrale Cinese intanto ha annunciato un leggero calo di uno dei tassi di prestiti che le banche commerciali impongono ai propri clienti, passato al 4,2% dal 4,25% di agosto. Invariati i prezzi al consumo in Giappone, con l’inflazione al +0,3% su base annuale.

Sul fronte Brexit, gli investitori aspettano la decisione della Corte Suprema incaricata di stabilire la legalità della sospensione del Parlamento voluta da Boris Johnson. Intanto però la Sterlina è tornata ai minimi dal 22 maggio nei confronti dell’Euro durante i mercati asiatici, che stanno scommettendo sull’accordo per l’uscita dall’Europa entro il 14 ottobre, data stabilita dall’Ue come ultimatum per il premier inglese per fornire proposte alternative all’abolizione del backstop.

EQUITY
Dax 12.438 (-0,15%)
Nuova contrazione per l’indice dei prezzi alla produzione in Germania: il -0,5% ad agosto è il ribasso più forte degli ultimi tre anni, peggiore del -0,2% atteso e del +0,1% a luglio. Anche su base annuale il +0,3% su base annuale è inferiore dello 0,6% stimato e del 1,1% del mese precedente. Il dato pesa sull’indice tedesco, maglia nera delle borse europee


Grafico Dax by Trading View

Ftse Mib 22.154 (+0,11%)
Terza seduta positiva consecutiva per Piazza Affari, anche se i guadagni rimangono al di sotto del punto percentuale. Il listino milanese si riporta in area 22.000 punti, vicino ai 22.229, massimo dal 25 luglio scorso.

Cac 40 5.653 (-0,1%)
Dieci giorni circa di lateralità per l’indice di Parigi, che galleggia tra i 5.600 e i 5.650 punti solleticando la resistenza in area 5.670, ai massimi dell’anno.

Ibex 9.158 (+0,19%)
Aggiornati i massimi dal 30 luglio scorso a 9.172 punti dopo l’impulso rialzista generatosi alla vigilia.

VALUTE
Come accennato, le notizie più importanti arrivano dalla Gran Bretagna, dove la Sterlina prosegue il recupero nei confronti dell’Euro riportandosi in area 0,87, non lo faceva dal 22 maggio scorso. Ha anche aggiornato i massimi  dal 5 luglio scorso con il Dollaro a 1,2582. Il presidente della Commissione Ue  Juncker ha lanciato un ultimatum a Boris Johnson: proposte costruttive entro i 13 ottobre o l’Unione Europea non concederà il via libera per il rinvio della Brexit entro gennaio 2020. I mercati stanno scommettendo sul fatto che un accordo verrà trovato, nonostante il premier continui a ripetere di non volere proroghe. Molto dipenderà dalla decisione della Corte Suprema che deve giudicare la legalità della sospensione del Parlamento volute dal Prime Minister.  
Euro / Dollaro 1,1055 (+0,13%). Euro / Sterlina 0,8813 (-0,01%). Euro / Franco Svizzero 1,095 (-0,06%).


Grafico Euro / Sterlina by Trading View

MATERIE PRIME
Seduta debole per il petrolio, la terza consecutiva “ingabbiata” in area 58 dollari al barile. In barra neutrale anche l’oro, stabile a 1.505 dollari l’oncia mentre il rame si riporta a 2,62 dollari per libbra prima di ritracciare, rimanendo comunque al di sopra della soglia del 2,6.


Grafico Wti by Trading View

TASSI D’INTERESSE
Ancora in area -0,52% il Bund tedesco, in congestione di barre ormai da 5 sedute. Btp decennale a 0,85% come rendimento, con lo spread a quota 136 punti base.


Grafico Btp decennale by Trading View

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Redazione

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