Borse europee, chiusura negativa. Parigi unica sopra la parità

BORSE EUROPEE NEGATIVE, PARIGI UNICA SOPRA LA PARITA’

Borse europee: spread in rialzo, Milano in rosso

In rosso le borse europee, pound ai minimi da maggio. Ribasso dell’oro a conferma il “risk on”

 

Chiude sopra la parità soltanto Parigi, grazie al piccolo rally registrato nelle ultime due ore di contrattazioni. Negative le altre borse europee, che continuano a guardare con prudenza la guerra commerciale tra Usa e Cina, con la situazione a Hong Kong ancora ben lontana dall’essersi risolta dopo gli spari avvenuti nella giornata di ieri e le decine di feriti tra i manifestanti. Si guarda anche alla giornata di mercoledì, quando Donald Trump potrebbe avviare dazi aggiuntivi ad alcuni prodotti dell’Unione Europea, auto comprese. Una mossa che potrebbe estendere la trade war non solo a Pechino, ma anche all’Ue, che più volte ha già ribadito di essere eventualmente pronta a rispondere con tariffe aggiuntive di pari entità. Debole il dollaro, seppur ancora molto forte, in ripresa la sterlina dopo l’annuncio di Nigel Farage che rinuncerà ai seggi vinti dai conservatori alle elezioni del 2017, una sorta di patto di non belligeranza tra Brexit Party e conservatori che allontana ulteriormente il pericolo della Brexit No Deal. Sempre in Gran Bretagna i dati macro pubblicati oggi confermano un’economia sempre più in difficoltà ma un bagliore di luce arriva dal Pil: -0,1% su base mensile ma +0,3% su base trimestrale. Tradotto: recessione tecnica scampata, almeno per adesso.  Oro sempre più giù a 1.450 dollari l’oncia a conferma che, nonostante un azionario sostanzialmente negativo, la propensione al rischio continua a essere forte e lo conferma anche il rendimento del Bund, a -0,2%. Attesa per l’apertura dei mercati cinesi stanotte il giorno in cui ha preso il via il Singles’ Day, a cui è bastato un minuto per raggiungere il miliardo di dollari. 

EQUITY

Dax 13.198 (-0,23%)
Sul fronte dei dati macro peggiora l’indice dei prezzi all’ingrosso: -2,3% a ottobre su base annuale, in flessione ulteriore rispetto al -1,9% di settembre. Ancora in contrazione, ma meglio rispetto alle attese il dato su base mensile: -0,1% a fronte del -0,4% del mese precedente. I ribassi della seduta odierna seguono l’impulso ribassista della vigilia ma i volumi sono ridotti.


Grafico Dax by TradingView

 

Ftse Mib 23.489 (-0,19%)
Pesano sul Ftse i dati sulla produzione industriale, a settembre ancora in forte contrazione: -2,1% su base annuale, in linea con le attese decisamente peggiore rispetto al -1,7% di agosto. Passo indietro anche su base mensile: si va dal +0,4% di agosto al -0,4% di settembre. Anche in questo caso, le perdite sono nei valori della vigilia, dunque: ancora nessuna forte presa di beneficio sui principali indici azionari nonostante i forti acquisti delle scorse settimane.

Cac 40 5.893 (+0,07%)
Fa in tempo ad aggiornare i massimi dal 2008, Parigi, abbattendo il muro dei 5.900 punti. Scambia negativa come le altre borse europee per quasi l’intera seduta fino a riportarsi sopra la parità nelle ultime due ore di contrattazioni.

Ibex 9.388 (-0,06%)
Come già accaduto ad aprile, le elezioni tenutesi domenica, quarta volta in quattro anni, non hanno più di tanto sconvolto la borsa di Madrid nonostante la scalata dell’ultradestra, con l’Ultravox che raddoppia i seggi in un Parlamento dove i socialisti hanno ancora la maggioranza insufficiente per governare.

VALUTE

Come detto, il dollaro rimane forte, in area 98 nel proprio indice di riferimento, ma in lieve ribasso, -0,2% a fronte delle incertezze sul tema dell’accordo commerciale con la Cina e la possibile, imminente aggiunta di nuovi dazi nei confronti di prodotti europei, auto comprese. l’euro recupera qualcosa ma nei valori della vigilia, quand’era stato raggiunto il minimo degli ultimi 20 giorni a 1,10166. Vola la sterlina ai minimi dall’8 maggio scorso con la moneta unica nella seduta odierna delle borse europee, sostenuta dal Pil che scongiura la recessione e la ritirata annunciata da parte del Brexit Party nei seggi appartenenti alla maggioranza in vista delle elezioni del 12 dicembre. Il resto dei dati macro del Regno Unito in realtà non fotografano un’economia britannica così in salute: contrazione per la produzione manifatturiera e industriale, meglio delle attese il settore edile e gli investimenti delle aziende.

Euro Dollaro 1,1034 (+0,16%). Euro Sterlina 0,8585 (-0,4%). Euro Franco Svizzero 1,096 (-0,22%).


Grafico Euro Sterlina by TradingView

 

MATERIE PRIME

Arretra il prezzo del petrolio sotto i 57 dollari al barile, come Wall Street, debole al giro di boa anche se all’interno dei valori registrati alla vigilia. Oro a nuovi minimi: il metallo giallo aggiorna il record negativo del 5 agosto scorso a 1.448 dollari l’oncia a conferma del trend negativo di breve periodo. I supporti a quota 1.434 resistono e costituiscono un buon banco di prova per un eventuale nuovo tracollo dell’oro, che sta pagando la propensione al rischio ravvivato dall’andamento del mercato azionario delle ultime settimane. Seduta negativa per il rame, -0,9% a 2,6 dollari per libbra, con il minimo intraday segnato all’apertura delle borse europee a quota 2,6530.


Grafico Oro by TradingView

 

TASSI D’INTERESSE

Analogamente al metallo prezioso, il Bund decennale tedesco si mantiene in area minimi degli ultimi quattro mesi a -0,24% seppur in lieve ribasso, in linea con l’azionariato. Assieme allo spread, ora in area 150 punti base, stabile ma con trend positivo del breve periodo anche il rendimento del Btp italiano, a 1,26% il giorno in cui la manovra economica avvia una lunga serie di audizioni tra Abi, sindacati, enti locali, Corte dei Conti, Istat e Cnel, Banca d’Italia e Upb.


Grafico Spread by TradingView

 

 

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Redazione

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