Alla Gran Bretagna serve l’ok del Parlamento. Johnson insiste: elezioni e poi Brexit
Brexit, stavolta la fumata è bianca. Almeno per quanto riguarda l’Europa. Lo ha annunciato questa mattina su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk: da lunedì 28 ottobre, il Regno Unito è in grado di lasciare l’Unione Europea in qualsiasi momento entro il 31 gennaio 2020.
The EU27 has agreed that it will accept the UK’s request for a #Brexit flextension until 31 January 2020. The decision is expected to be formalised through a written procedure.
— Donald Tusk (@eucopresident) October 28, 2019
Borse europee positive, cresce la Sterlina
L’Ue ha preso così la decisione che aveva rinviato venerdì 25 ottobre sulla concessione e la durata della proroga per l’uscita dall’Unione da parte della Gran Bretagna. La condizione è che il primo ministro britannico Boris Johnson possa ottenere l’approvazione del Parlamento sul suo accordo di uscita. Bruxelles inoltre ha dichiarato che non rinegozierà il nuovo accordo raggiunto con il premier. I mercati hanno reagito positivamente, cambiando sopra la parità. E anche la Sterlina nel corso delle contrattazioni sta guadagnando terreno a ridosso dell’apertura di Wall Street, sia nei confronti dell’Euro, che perde lo 0,14% a 0,8622, sia nel rapporto con il Dollaro: 1,2868 (+0,31%).

Grafico Euro Sterlina by TradingView
Johnson spinge per le elezioni 2019
C’è la possibilità che la Gran Bretagna possa chiudere la Brexit anche prima del 31 gennaio 2020, a patto che venga trovato l’accordo all’interno del parlamento britannico, dove però la maggioranza di Johnson resta molto debole. Ecco perché il premier sta facendo pressioni sull’opposizione affinché vengano indette le elezioni anticipate per il 12 dicembre. Per avere il via libera serve però il consenso di due terzi della Camera dei Comuni. Il principale partito laburista dell’opposizione e il suo leader, Jeremy Corbyn, hanno dichiarato che non appoggeranno le elezioni, a meno che non venga esclusa dal tavolo una Brexit senza accordi. Un partito alleato del governo, il Democratic Unionist Party (DUP) nell’Irlanda del Nord, ha dichiarato che prenderà in considerazione la richiesta di elezioni per Johnson nel fine settimana.