BYD: Warren Buffett vende le azioni e il titolo precipita in Borsa - Borsa&Finanza

BYD: Warren Buffett vende le azioni e il titolo precipita in Borsa

BYD: Warren Buffett vende le azioni e il titolo precipita in Borsa

Il leader di auto elettriche BYD ha vissuto una giornata da incubo alla Borsa di Hong Kong. Le azioni hanno chiuso la seduta in calo del 7,91% a 242,20 HKD, ma durante le contrattazioni hanno toccato un minimo di 229 HKD con una perdita di circa il 13%. A scatenare le vendite degli investitori la notizia che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha ridotto la quota di partecipazione nel produttore cinese dal 20,04% al 19,92%, facendo presagire un’uscita totale dalla compagnia dopo oltre dieci anni. Da quanto è risultato in un deposito normativo, le azioni cedute sono state 1,33 milioni per circa 47 milioni di dollari. Ora, quindi, la società finanziaria detiene 218,7 milioni di azioni.

Il mese scorso una quota del 20,49% era entrata nel Central Clearing and Settlement System di Honk Kong, alimentando la speculazione che ci sarebbero state vendite in corso. Quando avviene ciò, non significa necessariamente che poi le operazioni si concretizzeranno, ma sicuramente suona un campanello di allarme che qualcosa sta per succedere. Infatti, dal massimo di luglio il titolo BYD ha perso più del 25%.

 

BYD: cosa significa la vendita delle azioni di Buffett

Berkshire detiene azioni BYD da settembre 2008, quando ha acquistato 225 milioni di unità, divenendo di gran lunga il maggiore azionista della società. Da allora l’investimento ha fruttato un ritorno di oltre il 2.000%. In base all’ultimo deposito del conglomerato finanziario, dal 30 giugno al 24 agosto sono state vendute circa 6,3 milioni di azioni. Cosa potrebbe aver spinto Warren Buffett a liquidare le azioni e soprattutto cosa significa per la società la mossa dell’oracolo di Omaha?

È probabile che l’intento di Berkshire sia semplicemente quello di monetizzare un investimento che ha fruttato molti soldi alla luce del fatto che, a partire da questa settimana, BYD è la seconda casa automobilistica più valutata secondo il rapporto prezzo/utili, alle spalle di Li Auto. Bridget McCarthy, analista di ricerche di mercato presso l’hedge fund Snow Bull Capital Inc, ha dichiarato che uno dei più grandi investitori del mondo potrebbe aver pensato di trarre profitti, dopo oltre un decennio, dal suo investimento più redditizio in termini percentuali, con gli investitori che potrebbero interpretare la mossa come l’inizio della chiusura di Berkshire nella sua posizione in BYD.

Vincent Sun, analista di Morningstar Investment Service, ha sostenuto, riferendosi ai multipli, che il titolo non è economico, tuttavia il potenziale di crescita viste le dimensioni del mercato automobilistico cinese è molto alto e gli investitori potrebbero sfruttare l’opportunità. Nel primo semestre di quest’anno, BYD è stata la compagnia che ha venduto più auto di nuova energia, ossia considerando veicoli elettrici e ibridi, detronizzando Tesla. Se invece si tiene conto solo delle vetture completamente elettriche, è ancora la società di Palo Alto a detenere il comando. I risultati eccezionali del colosso cinese risaltano la forza della società perché l’hanno messa al riparo dalle numerose problematiche che hanno investito il settore: dalle interruzioni delle attività a causa del Covid-19 in Cina ai vincoli alla catena di approvvigionamento.

Le vendite di Buffett quindi potrebbero essere agevolmente metabolizzate dall’azienda, perché i fondamentali risultano essere solidi, ancor più che l’industria delle auto elettriche sta ricevendo una spinta importante dal governo cinese in termini di incentivi fiscali e di consumo per agevolare la transizione energetica nel settore. Secondo Andy Wong, gestore di fondi presso LW Asset Management Advisors, c’è molto valore in BYD in rapporto al suo modello di business a medio-lungo termine, il quale è migliorato in maniera significativa da quando il miliardario 92enne ha investito per la prima volta nelle azioni.

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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