Dollar Index di nuovo a ridosso dei massimi di metà febbraio. La mancanza di strategia nel Regno Unito penalizza la Sterlina. I dati macro dell’Eurozona indeboliscono l’Euro
E’ la valuta più liquida in assoluto. Così gli investitori e gli operatori decidono di tenersela stretta, specialmente dopo il recente intervento della Fed. La debolezza del Dollaro è durata poco. Nella seduta di oggi, il Dollar Index si è riportato in area 99,6, livello precedente all’emergenza coronavirus e al crollo del mercato azionario. Tre ore dopo l’apertura di Wall Street, che come prevedibile ha avviato gli scambi con un forte rimbalzo (S&p500 +6%, Nasdaq +7%), il biglietto verde guadagna l’1,78% e si avvicina ai massimi toccati il 19 febbraio scorso, quando raggiunse la punta di 99,91, prima di iniziare a scendere e perdere oltre il 5% nelle successiva 12 sedute.

Grafico Dollar Index by TradingView
Yen e Sterlina in forte calo
Il recupero maggiore per il Dollaro è quello nei confronti dello Yen giapponese: +1,43% per un valore pari a 107,4, in rialzo del 6,4% rispetto ai 101,80 del 9 marzo scorso che corrisponde ai minimi raggiunti nel 2016, con 108,5 nuovo target di resistenza. In forte difficoltà anche la Sterlina, alle prese con un’emergenza che cresce a livello esponenziale, a fronte di una strategia politica ancora piuttosto confusa da parte del premier Boris Johnson, il cui atteggiamento è stato inizialmente molto diffidente (in linea con Donald Trump), prima di un cambio netto di posizione: proprio oggi infatti ha chiesto al popolo di britannico di ridurre le proprie uscite e la vita sociale il più possibile, senza imporre però divieti. In questo contesto la Sterlina soffre, anche in virtù del blocco delle trattative con l’Ue per le condizioni commerciali post Brexit: la Sterlina Dollaro è ai minimi da settembre 2019 pronto a scivolare sotto la soglia psicologica di 1,20, Euro Sterlina invece è lievitata fin su a 0,91, ai massimi degli ultimi 7 mesi: negli ultimi 30 giorni il Pound ha perso il 10%.

Grafico Sterlina Dollaro by TradingView
Euro Dollaro, pesano i dati macro dell’Eurozona
In sofferenza l’Euro anche in virtù dei dati provenienti dalla Germania, dove l’indice Zew che misura il sentiment degli investitori ha raggiunto i minimi storici dal 2011. Un calo che segue il trend ribassista avviato il 9 marzo scorso, ai massimi dal 31 gennaio scorso molto vicino a quota 1,15. Alla chiusura delle borse europee, tutte positive (Dax +2,25, Ftse Mib +2,23%), Euro Dollaro è appena sotto la soglia psicologica dell’1,10.

Grafico Euro Dollaro by TradingView