Oggi è il giorno di Credit Agricole che presenta al mercato il suo nuovo Piano industriale 2022-2025. L’istituto francese ha come obiettivo un utile netto entro i prossimi 3 anni superiore ai 6 miliardi di euro, con un ritorno sul patrimonio netto oltre il 12%. Inoltre il focus del management sarà rivolto non solo all’ottimizzazione della rete, ma anche all’incremento del self-care e del digitale.
Per quanto riguarda la presenza nel nostro Paese uno degli obiettivi sarà quella di rafforzare l’efficienza operativa derivante dalle sinergie tra Creval e FriulAdria. Ricordiamo che la controllata italiana del gruppo è la sesta banca commerciale in Italia e la sua quota del mercato arriva al 5,5%.
In questo contesto Credit Agricole Italia intende consolidare la sua leadership nel segmento mutui e settore agri-agro, con un obiettivo di crescita della quota di mercato di almeno un punto percentuale. È prevista inoltre un’accelerazione nei business ad elevato potenziale come Wealth Management e Bancassurance rafforzando le sinergie con le società del gruppo presenti in Italia e nel Private Banking.
Nel corso della presentazione del nuovo Piano è stato smentito ogni interesse per Banca Mps, mentre per quanto riguarda la quota detenuta in Banco Bpm questa rimarrà per ora sotto il 10%. Infine, nonostante le condizioni di incertezza presente sul mercato, la banca francese non solo è fiduciosa nel raggiungere i suoi target ma ha inaugurato due nuove linee di business. Da una parte Credit Agricole Transitions & Energies, per rendere le transizioni energetiche accessibili a tutti e dall’altra Credit Agricole Salute & Territori per facilitare l’accesso all’assistenza sanitaria e garantire così un processo di invecchiamento decoroso.
Azioni Credit Agricole: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come sta rispondendo il titolo dopo queste notizie. Dopo aver toccato ad inizio 2022 i top di periodo oltre i 14,25 euro, il titolo Credit Agricole ha intrapreso una fase discendente con i prezzi che solo qualche settimana fa hanno toccato gli 8,75 euro. Nel breve periodo importante sarà ora la tenuta degli 9 euro per evitare un test sui minimi di periodo. Nel caso in cui anche questi supporti dovessero essere rotti, l’azione proseguirebbe il suo trend ribassista in direzione degli 8,40 euro e successivamente verso la soglia degli 8 euro.
Al contrario un primo segnale di positività giungerebbe solo con il superamento delle prime resistenze situate sui 9,75 euro, oltre i quali avremmo allunghi verso i 10,50 euro e successivamente l’area degli 11 euro. Per avere però un vero e proprio segnale di forza, che farebbe fare un cambio di passo al titolo, i prezzi dovrebbero superare i massimi degli ultimi mesi in area 11,50 euro oltre i quali si avrebbero ulteriori allunghi in direzione dei 12 euro.