Da Intesa Sanpaolo 15 nuovi Premium Cash Collect su azioni

Da Intesa Sanpaolo 15 nuovi Premium Cash Collect su azioni

Premium Cash Collect Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo ha allargato la sua gamma di certificati d’investimento emettendo 15 nuovi Certificati Premium Cash Collect. Quotati direttamente sul mercato SeDeX di Borsa Italiana, gli strumenti hanno come sottostanti azioni italiane ed estere, nello specifico Assicurazioni Generali, Banco BPM, BBVA, Deutsche, EDF, ENI, ENEL, Leonardo, Qualcomm, Renault, Saipem, Saras, Stellantis, STMicroelectronics e UniCredit.

 

Certificati Premium Cash Collect Intesa Sanpaolo: caratteristiche e funzionamento 

I nuovi Certificati Premium Cash Collect di Intesa Sanpaolo hanno la peculiarità di corrispondere nel corso della loro vita 11 premi fissi mensili incondizionati e, alla scadenza, rimborsare il prezzo di emissione di 100 euro più un eventuale ulteriore premio se alla data di valutazione finale il sottostante avrà un valore uguale o superiore al livello Barriera. Per questa emissione il livello Barriera è stato posto tra il 70 e il 75% dello strike price. La prima cedola verrà corrisposta già a dicembre 2021 mentre i premi mensili dei 15 nuovi Premium Cash Collect saranno, a seconda del sottostante, tra lo 0,38% e lo 0,70%. I premi certi porteranno dunque a un rendimento lordo compreso tra il 4,18% e il 7,77%. A questi si potrà poi aggiungere il ritorno dato dal premio condizionato finale, anche in questo caso compreso tra lo 0,38% e lo 0,70%. Per incassare il coupon il 30 novembre 2022 sarà necessario che alla data di rilevazione del 28 novembre 2022 il sottostante quoti quanto o più del livello Barriera. Se invece il sottostante dovesse valer meno, l’investitore non incasserebbe il premio.

Alla scadenza finale il valore del sottostante sarà utile anche per capire il valore di rimborso del certificato. Se il sottostante quoterà un valore pari o superiore al livello Barriera, l’investitore incasserà per ogni certificato posseduto i 100 euro corrispondenti al valore nominale. Se il sottostante quoterà a un valore inferiore alla Barriera, l’investitore otterrà un rimborso in linea con la performance maturata dal sottostante dalla data di stike a quella di scadenza. La presenza dei premi incondizionati pagati nei primi 11 mesi di vita dei certificati di questa emissione targata Intesa Sanpaolo permetteranno tuttavia di smussare la perdita subita.

 

Vediamo un esempio concreto su ENI

A titolo di esempio vediamo il funzionamento e i possibili rendimenti di un certificato di questa emissione. Prendiamo in esame il Premium Cash Collect su ENI (ISIN IT0005469405). Il prezzo di riferimento iniziale del sottostante è stato individuato a 11,6420 euro mentre il livello Barriera, pari al 75% dello strike price, è posto a 8,7315 euro. I premi mensili, sia quelli incondizionati che quello condizionato, sono pari a 0,51 euro lordi per certificato. Dal prossimo 30 dicembre fino al 31 ottobre il risparmiatore incasserà il premio ogni mese, per un totale di 5,61 euro lordi. Per poter incassare il premio sarà necessario acquistare il certificato almeno 3 giorni lavorativi prima della data di stacco del coupon, previste rispettivamente il:

  • 30 dicembre 2021
  • 31 gennaio 2022
  • 28 febbraio 2022
  • 30 marzo 2022
  • 29 aprile 2022
  • 30 maggio 2022
  • 30 giugno 2022
  • 29 luglio 2022
  • 30 agosto 2022
  • 30 settembre 2022
  • 31 ottobre 2022

 

Se fino a fine ottobre 2022 l’andamento di Borsa del sottostante non impatterà sulla ricezione del premio, ma lo farà però sul prezzo di mercato del certificato, in occasione della rilevazione finale anche il valore del sottostante entrerà in gioco per stabilire il pay-off del certificate. Il 30 novembre 2022 l’investitore incasserà i 100 euro di valore nominale del certificato e l’ultimo premio da 0,51 euro se il valore di Borsa di ENI al termine delle contrattazioni del 28 novembre 2022 sarà uguale o superiore a 8,7315 euro. Se il prezzo dovesse essere inferiore, non incasserà il premio condizionato e si vedrà corrisposto un valore corrispondente alla perdita accusata dal sottostante nel corso della vita del prodotto. Ipotizziamo che al termine degli scambi del 28 novembre 2022 un’azione ENI valga in Borsa 7 euro, ossia il 39,87% in meno rispetto allo strike iniziale, l’investitore incasserà 60,13 euro per certificato posseduto.

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