DAZI, TRUMP ALLA CINA: PEGGIO PER VOI SE REAGITE. MA WALL STREET AFFONDA - Borsa&Finanza

DAZI, TRUMP ALLA CINA: PEGGIO PER VOI SE REAGITE. MA WALL STREET AFFONDA

Può sembrare un consiglio. In realtà è una minaccia, l’ennesima di Donald Trump. Che attraverso Twitter, torna sul braccio di ferro commerciale in corso con la Cina.  “Sarà molto peggio per voi” twitta il presidente degli Stati Uniti, rispondendo alla contromossa annunciata da Pechino, pronta a introdurre, a partire dal primo giugno, dazi maggiorati su 60 miliardi di dollari di beni americani. Il tycoon ha puntato il dito, ma non è una novità, contro il colosso asiatico. L’accordo commerciale era praticamente raggiunto: è stata la Cina a fare un passo indietro. Questo, in buona sostanza, il concetto espresso da Trump sul social network. Ma non è finita. il presidente si è rivolto anche ai consumatori americani: “Non c’è motivo per pagare i dazi. Possono essere evitati acquistando prodotti da paesi che non hanno tariffe. O ancora meglio: acquistando prodotti statunitensi”.

Molte aziende abbandoneranno la Cina
L’obiettivo, e anche un po’ la previsione del presidente, è molto semplice: “Molte aziende lasceranno la Cina per il Vietnam, o per altri paesi asiatici. L’isolamento economico e commerciale diventerà tale che Pechino si ritroverà in ginocchio, o, per usare l’espressione usata da Trump: “Molto bene per gli Stati Uniti, molto male per la Cina, che si è approfittata di noi per molti anni”. Le maggiorazioni dei dazi decise dalla Casa Bianca sono entrate in vigore il 10 maggio scorso: dal 10% al 25% su 200 miliardi di dollari di merci esportate dalla Cina verso gli Stati Uniti. Con un’ulteriore minaccia da parte di Washington: ulteriori dazi al 25% anche sui restanti 325 miliardi di beni “made in China” importati negli Usa.

“Peggio per voi senza un accordo”. Intanto Wall Street affonda
“I say openly to President Xi & all of my many friends in China that China will be hurt very badly if you don’t make a deal because companies will be forced to leave China for other countries”. E’ così che inizia uno dei tweet più significativi del presidente americano: “Dico apertamente al presidente Xi e ai miei amici in Cina che il paese sarà gravemente ferito se non dovessimo trovare un accordo”. Per ora a pagarne le conseguenze è Wall Street, che apre la settimana in profondo rosso e nessun titolo sopra la parità.

 

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