Directa SIM: 2021 anno record, utile sopra i 5,2 milioni - Borsa&Finanza

Directa SIM: 2021 anno record, utile sopra i 5,2 milioni

Directa: 2021 anno record, utile sopra i 5,2 milioni

Un anno record, il migliore di sempre. Il 2021 è stato davvero un’annata ricca di soddisfazioni per Directa SIM, arrivata a coronare con la quotazione in Borsa un lungo percorso che l’ha vista pioniere del trading in Italia da metà anni ’90 in poi. Sbarcata a Piazza Affari sul segmento Euronext Growth Milan il 22 dicembre scorso, ai valori attuali di mercato le azioni di Directa SIM (ISIN IT0001463063) da allora hanno messo a segno un +73% sui 3 euro fissati con il collocamento dell’IPO e un +48% sul prezzo del primo scambio di Borsa. 

Performance sostenute dal business, così come certificato oggi dal Consiglio di Amministrazione del broker piemontese. Il CdA ha approvato il bilancio relativo al 2021. Un anno che ha fatto registrare tassi di crescita a doppia cifra per tutte i principali indicatori. Il margine di interesse è arrivato a 9 milioni di euro (+21,6% a/a), le commissioni nette sono passate da 11,5 a 14 milioni di euro (+21,7%) e l’utile lordo è schizzato dell’80,4% a 7,4 milioni di euro. Nel 2020, già anno ricco di soddisfazioni per Directa SIM, l’utile lordo si era attestato a 4,1 milioni. Scontati i costi “una tantum” di 1,2 milioni di euro legati alla quotazione, il risultato netto 2021 è stato pari a oltre 5,2 milioni di euro, oltre il doppio del già ottimo risultato del 2021. Numeri che hanno portato il CdA a proporre un dividendo di 15 centesimi per azione, per un totale di 2,475 milioni di euro da mettere in pagamento ai soci.

Sui risultati ha contribuito indubbiamente il forte incremento dell’operatività sui mercati cash USA, in aumento dell’80% sul 2020. Lo scorso anno i clienti di Directa SIM hanno effettuato 700.000 transazioni, nel 2020 erano state 387.000. In generale la divisione legata al trading si conferma in ottima salute. I conti attivi sono aumentati di circa il 39%, passati dai 36.516 di inizio 2020 ai 50.815 del 31 dicembre.

Aumento dell’operatività favorito dall’andamento dei mercati, con gli indici USA che nel corso del 2021 hanno aggiornato a più riprese i massimi storici, ma anche dall’efficacia delle azioni poste in essere dal management aziendale verso quel nuovo target rappresentato dall’investitore consapevole. Gli asset della clientela hanno toccato quota 3,016 miliardi di euro, in aumento del 58,2% rispetto ai 1.906 milioni del 2020. Gli asset al 31 dicembre risultavano così suddivisi: liquidità pari a 861,3 milioni di euro (+22,8%) e strumenti finanziari pari a 2155,4 milioni di euro (+78,9%).

Il cambio di posizionamento strategico, indirizzato oggi più verso una clientela cosiddetta “investors”, ha permesso così a Directa SIM di ampliare il pubblico rispetto allo storico segmento del trading e degli “active traders”. L’aver ampliato l’orizzonte ai cosidetti investors ha consentito di poter passare da 58.000 a 632.000 potenziali clienti. Quella degli investors è una tipologia di cliente con idee di investimento ad alta convinzione e con l’attitudine all’investimento digitale, che ama dedicarsi alla gestione dei propri investimenti con la propria testa e non sull’onda dell’emotività. Un investitore che movimenta meno il proprio portafoglio rispetto ai day trader ma garantisce più stabilità sulle masse. Da un punto di vista operativo, la clientela investors predilige per esempio l’operatività sui mercati azionari tradizionali, in particolare americani, piuttosto che sugli strumenti derivati.

Al mio arrivo due anni fa in Directa il tema principale era l’essere molto ben posizionati nell’ambito trading, ben dotati di talenti e di risorse tecniche, disponendo però al tempo stesso di una struttura dei costi troppo ampia, eccessiva rispetto al mercato di riferimento del trading. Per migliorare questo aspetto, in passato si era pensato di espandersi all’estero oppure di espandersi in settori attigui come il crowdfunding o la fornitura di alcuni software. Segmenti troppo piccoli per poter mantenere in piedi una struttura di tale portata. La scelta strategica è stata quindi quella di tornare al nostro core business storico, che sappiamo fare bene perché l’azienda è piena di persone con il talento giusto per servire il cliente self investor. Ci siamo quindi riposizionati all’interno del territorio nazionale puntando al cliente sempre trader online ma che chiamiamo appunto investor, perché non ha un approccio speculativo o di alta frequenza agli investimenti ma ha comunque la passione per i mercati e la voglia di gestire in prima persona i propri risparmi. Questa strategia ci ha dato ragione perché abbiamo raddoppiato i clienti e triplicato le masse. Sostanzialmente con la stessa capacità produttiva abbiamo generato molto più fatturato, servendo un numero enormemente maggiore di clienti. L’esempio più lampante è il servizio clienti, che ha visto ridursi il numero di operatori pur servendo il doppio dei clienti. La strategia dei prossimi anni insisterà ancora su questo, ad accorciare il rapporto diretto tra fornitore di servizi e cliente finale, perché vediamo ulteriori spazi di crescita nell’ambito del digital investing, dedicato a persone che diventano autonome negli investimenti e hanno dunque necessità di interfacce user friendly, di un linguaggio loro dedicato e di una comunicazione specifica“, ha commentato entusiasta l’Amministratore Delegato di Directa Sim Vincenzo Tedeschi.

Directa nel 2021, dopo una lunga analisi e un lungo studio, ha deciso di avviare una nuova business unit sul risparmio gestito, raccogliendo le risorse per finanziare questo progetto attraverso il lancio di una IPO. Perché l’espansione al private banking di una SIM che è sempre stata focalizzata sul trading online? Volevamo arricchire la platea della nostra clientela, aggiungendo agli investor anche i clienti che invece solitamente amano farsi guidare negli investimenti da un consulente finanziario o da un private banker e completando l’offerta erogata con fondi comuni e gestioni patrimoniali. Nel 2022 abbiamo già iniziato a montare la macchina, collegandoci con i mercati di riferimento e dotandoci delle tecnologie che supporteranno la rete stessa nella distribuzione di un servizio pensato per cullare a 360 gradi la propria clientela. Verso la fine dell’anno inizieremo a costruire la rete, con una decina di consulenti finanziari previsti in ingresso nel 2023 e un obiettivo di 50 consulenti finanziari / bankers nel 2025. In termini di masse gestite, puntiamo nel 2023 a un obiettivo di 200.000 euro, di oltre 600.000 nel 2024 per arrivare a raggiungere quota 1,4 miliardi di euro a fine 2025“, ha concluso Giancarlo Marino, Co-Amministratore Delegato di Directa SIM.

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