La Cina finanzierà il debito estero di El Salvador. La comunicazione arriva dal Vicepresidente della Nazione dell’America centrale, Felix Ulloa, che però ha precisato che “bisognerà prima vedere le condizioni e per questo occorrerà procedere con cautela”. Il debito denominato in dollari rappresenta una grande preoccupazione per il Paese, che sta cercando varie soluzioni per evitare il default. Non risulta ancora chiaro come il Dragone porterà avanti la proposta di un accordo, ma le ipotesi più accreditate sono di un’offerta che consenta a El Salvador di riacquistare il suo debito dagli obbligazionisti.
Questo è l’obiettivo del Paese guidato da Nayib Bukele, che punta a un riacquisto per il mese di gennaio, quando circa 667 milioni di dollari in obbligazioni arriveranno a scadenza. Per finanziare l’acquisto, lo Stato potrebbe ricorrere ai diritti speciali di prelievo o alle attività di riserva detenute presso il Fondo Monetario Internazionale. “Il Ministero del Bilancio e la Banca Centrale stanno preparando le condizioni per un altro riacquisto” ha detto Ulloa. Nel mese di settembre, infatti, El Salvador aveva riacquistato titoli in scadenza nel 2023 e nel 2025, attenuando le preoccupazioni degli investitori sulla capacità del Paese di adempiere ai propri impegni.
El Salvador: per gli analisti ipotesi Cina poco probabile
In questo momento, le obbligazioni statali di El Salvador che scadono a gennaio quotano intorno ai 91 centesimi, ma per altre scadenze il Paese è in difficoltà. Lo spread rispetto ai Treasury Bond americani è schizzato a 18,77 punti percentuali in media, al di sopra della soglia critica del 10%. Le agenzie di rating hanno classificato il debito di El Salvador molto al di sotto dell’investment grade, con S&P Global Rating che lo valuta CCC+, Fitch CCC e Moody’s Caa3.
Secondo Alejandro Arreaza, economista di Barclays, la strategia di riacquistare il debito permette di prendere tempo ma è insostenibile senza finanziamenti esterni. “In un’economia dollarizzata con un deficit delle partite correnti e poche riserve, quello che fai è togliere liquidità all’economia”, ha detto l’esperto. Pertanto, “l’opzione che la Cina acquisti il debito di El Salvador o presti denaro in grandi quantità è un’ipotesi poco probabile”, ha aggiunto.
El Salvador è stato il primo Paese a considerare Bitcoin come valuta nazionale con corso legale, il che ha sollevato diversi richiami da parte dell’FMI, in rapporto anche al sostegno finanziario che l’organismo internazionale avrebbe dato allo Stato centroamericano. Tuttavia, l’Amministrazione Bukele è andata avanti per la sua strada e oggi, a conti fatti, si può dire che la scelta non sia stata delle più felici, visto che la criptovaluta ha perso oltre due terzi del suo valore dai top del 2021.