Enel fa cassa vendendo attività in Australia e Cile. In tal modo l’amministratore delegato Flavio Cattaneo si allinea al piano strategico dell’azienda che prevede l’avvio di partnership finalizzate alla creazione di valore, oltre al miglioramento e all’ottimizzazione costante del profilo rischio-rendimento del gruppo. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono le ultime operazioni effettuate dalla società italiana più capitalizzata e quale sarà l’impatto sul suo bilancio.
Enel: in Australia incassa 400 milioni di euro
Attraverso la controllata Enel Green Power, il gruppo energetico italiano ha ceduto il 50% delle attività australiane – Enel Green Power Australia Pty Ltd ed Enel Green Power Australia Trust – a Inpex Corporation, incassando una cifra di 400 milioni di euro, di cui 140 milioni in debito. Attualmente le due società australiane hanno in gestione tre impianti fotovoltaici della capacità di 310 MW, la costruzione di un progetto eolico da 76 MW e di un progetto solare da 93 MW. Tra l’altro, vi è in fase di sviluppo una serie di progetti nel campo dell’eolico, del solare e ibridi in tutta la regione.
“Al perfezionamento dell’operazione – ha reso noto Enel – si prevede che EGP e Inpex gestiranno congiuntamente EGPA, supervisionando l’attuale portafoglio di generazione da fonti rinnovabili di quest’ultima e continuando a sviluppare la sua pipeline di progetti, allo scopo di ottenere un incremento della capacità installata di EGPA”. La vendita è però soggetta ad alcune condizioni sospensive, tra cui l’autorizzazione dell’Australian Foreign Investment Review Board e delle autorità antitrust competenti.
Secondo i calcoli dell’azienda, se non ci saranno ostacoli dal regolatore, l’operazione comporterà un valore aggiunto di 87 milioni di euro sull’EBITDA del 2023 e ridurrà il debito netto consolidato di circa 145 milioni di euro. La società specifica che l’importo non include i circa 230 milioni di indebitamento netto deconsolidati nel 2022, in quanto Enel Green Power Australia era già stata classificata come “held for sale”.
Dal Cile arrivano altri 504 milioni di euro
Per quel che riguarda i movimenti in Cile, meno di 24 ore prima è stato concluso un accordo di cessione delle quote che il gruppo deteneva nella società cilena Arcadia Generación Solar S.p.A. Nel dettaglio, Enel ed Enel Chile hanno venduto la loro intera partecipazione rispettivamente dello 0,009% e del 99,991% a Sonnedix Chile Arcadia S.p.A. e Sonnedix Chile Arcadia Generación S.p.A., entrambe controllate dal produttore internazionale di energia rinnovabile Sonnedix.
Arcadia è un’azienda che è dotata di quattro impianti fotovoltaici funzionanti che generano congiuntamente circa 1 TWh/anno di produzione netta, ossia: Diego de Almagro (36 MW, operativo dal 2014), Carrera Pinto (97 MW, operativo dal 2016), Pampa Solar Norte (79 MW, operativo dal 2016) e Domeyko (204 MW, operativo dal 2022).
Le attività oggetto di transazione hanno una capacità totale installata di 416 MW. L’operazione è subordinata all’approvazione da parte dell’autorità antitrust del luogo Fiscalía Nacional Económica. Se dovesse andare in porto, Enel incasserebbe circa 504 milioni di euro, con un impatto equivalente sull’indebitamento netto e di 20 milioni di euro sull’utile netto per il 2023.