ETA: come funziona il sistema a pagamento per entrare in Inghilterra - Borsa&Finanza

ETA: come funziona il sistema a pagamento per entrare in Inghilterra

Ormai è ufficiale: dal 2024 i turisti e i viaggiatori stranieri non residenti nel Regno Unito che vogliono entrare oltremanica dovranno compilare l’ETA, un sistema di autorizzazione elettronica a pagamento simile all’ESTA statunitense. Il governo britannico ha annunciato l’entrata in vigore di questa norma post Brexit per i cittadini europei in arrivo dall’Unione (e da Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, Svizzera, San Marino e Vaticano) e per tutti gli altri esenti da visto provenienti da Nord e Sud America, Australia e Nuova Zelanda, Estremo e Medio Oriente.

 

ETA: cos’è il visto per entrare in Gran Bretagna

ETA è un acronimo che sta per Electronic Travel Authorisation ed è a tutti gli effetti un permesso di ingresso al territorio britannico. L’obiettivo di Londra è fornire una serie di regole più chiare e stringenti per l’accesso ai confini. Il piano draconiano del premier Rishi Sunak prevede infatti una linea dura sull’immigrazione illegale (tutti i migranti a bordo di imbarcazioni di fortuna e sprovvisti di documenti saranno respinti e perderanno per sempre il diritto a richiedere la cittadinanza) e l’ETA è stato adottato proprio con l’intento di rendere più sicuro l’attraversamento della Manica. Il permesso elettronico entrerà in vigore ad ottobre con chi arriva dal Qatar e dal golfo Persico, poi debutterà a pieno regime per tutti entro la fine del 2024.

L’ETA riguarda qualsiasi tipo di soggiorno, anche quello di un solo giorno a Londra o nel resto dell’Inghilterra. Sarà un’autentica rivoluzione per chi arriva dall’Europa, dagli Stati Uniti o dall’Australia, che attualmente non deve presentare alcuna domanda all’ingresso nel Regno Unito. Il promotore di questa iniziativa è Robert Jenrick, il quale punta a impedire l’arrivo oltremanica di “coloro che rappresentano una minaccia”. L’intento del ministro dell’Immigrazione è migliorare la sicurezza interna senza penalizzare i visitatori considerati “legittimi”. Da questo sistema sono ovviamente esclusi i cittadini irlandesi poiché Dublino e Londra condividono lo spazio comune di viaggio.

 

ETA: tempi e costi del permesso

Gli stranieri non residenti in Inghilterra che vogliono entrare nel Regno Unito devono compilare un modulo preventivo e corrispondere quella che è stata definita “una piccola somma di denaro”. Il governo, i servizi di immigrazione e il British Home Office non hanno ancora specificato il costo della domanda. Per avere un metro di paragone, l’ETA per entrare in Canada costa 7 dollari, quella per l’Australia 20 dollari e l’ESTA per gli Stati Uniti 21 dollari. Tutto lascia quindi pensare che il permesso potrebbe costare circa 10 sterline.

La risposta alla richiesta dell’ETA viene data entro 48-72 ore. Una volta ottenuta l’autorizzazione, le persone con il permesso valido possono effettuare più visite nel Regno Unito, generalmente per 180 giorni (6 mesi) nell’arco di due anni. Il permesso consentirà ai viaggiatori delle “eligible nations” (le nazioni ammissibili) di visitare la Gran Bretagna per una serie di scopi diversi (turismo, affari, studio, cure mediche) senza dover richiedere un visto. A partire dal 2024, quindi, tutti gli stranieri, inclusi i non-visa nationals (NVN) ovvero quelli provenienti da Paesi esenti da visto, avranno bisogno del permesso per entrare in UK.

 

ETA: chi deve richiederlo e la modalità di richiesta

L’elenco definitivo degli eligible countries non è ancora stato confermato dal British Home Office, ma ormai è chiaro che chi deve richiedere l’ETA è un qualsiasi cittadino che arriva da:

 

  • Andorra
  • Antigua e Barbuda
  • Arabia Saudita
  • Argentina
  • Australia
  • Austria
  • Bahamas
  • Bahrain
  • Barbados
  • Belgio
  • Belize
  • Botswana
  • Brasile
  • Brunei
  • Bulgaria
  • Canada
  • Cile
  • Cipro
  • Città del Vaticano
  • Corea del Sud
  • Costa Rica
  • Croazia
  • Danimarca
  • Dominica
  • El Salvador
  • Emirati Arabi Uniti
  • Estonia
  • Finlandia
  • Francia
  • Germania
  • Giappone
  • Grecia
  • Grenada
  • Guatemala
  • Honduras
  • Hong Kong
  • Islanda
  • Isole Marshall
  • Isole Salomone
  • Israele
  • Italia
  • Kiribati
  • Kuwait
  • Lettonia
  • Liechtenstein
  • Lituania
  • Lussemburgo
  • Macao
  • Maldive
  • Malesia
  • Malta
  • Mauritius
  • Messico
  • Micronesia
  • Monaco
  • Namibia
  • Nauru
  • Nicaragua
  • Norvegia
  • Nuova Zelanda
  • Oman
  • Paesi Bassi
  • Palau
  • Panama
  • Papua Nuova Guinea
  • Paraguay
  • Polonia
  • Portogallo
  • Qatar
  • Repubblica Ceca
  • Romania
  • Saint Kitts e Nevis
  • Saint Vincent e Grenadine
  • Samoa
  • San Marino
  • Santa Lucia
  • Seychelles
  • Singapore
  • Slovacchia
  • Slovenia
  • Spagna
  • Stati Uniti
  • Svezia
  • Svizzera
  • Taiwan
  • Timor Est
  • Tonga
  • Trinidad e Tobago
  • Tuvalu
  • Ungheria
  • Uruguay
  • Vanuatu

 

I cittadini di tutte le altre nazioni che non hanno un accordo di esenzione dal visto con il Regno Unito devono invece continuare a richiedere il visto andando presso l’ambasciata o il locale consolato britannico. Naturalmente per tutte le persone di qualsiasi nazionalità che intendono trasferirsi definitivamente per lavoro o scelta personale nel Regno Unito resta necessario ottenere un visto appropriato.

Quanto alle modalità di richiesta dell’ETA, la domanda va presentata online sul portale ufficiale approntato dal British Home Office. La procedura è piuttosto semplice e immediata: la compilazione della domanda digitale richiede solo pochi minuti e può essere fatta in qualsiasi momento fino a pochi giorni prima della partenza. Per presentare la richiesta e ottenere l’autorizzazione, bisogna fornire:

 

  • il passaporto biometrico nazionale in corso di validità;
  • i dettagli di viaggio;
  • un indirizzo e-mail valido;
  • una carta di credito o di debito.

 

L’ETA appare davvero simile al sistema ESTA americano. Quest’ultimo prevede la compilazione online di un modulo che permette di entrare negli Stati Uniti senza visto se lo scopo del viaggio è turistico o d’affari e la durata del soggiorno è inferiore ai 90 giorni. Parte del Visa Waiver Program (VWP) del Department of Homeland Security (DHS), l’ESTA (Electronic System for Travel Authorization) è aperto ai cittadini di 40 nazioni (tra cui l’Italia), va effettuato almeno 72 ore prima della partenza, ha una validità di due anni e costa 14 dollari se richiesto sul sito dell’Homeland Security, altrimenti i prezzi possono variare se acquistato su altri provider di servizi.

D’altronde anche l’Unione Europea si appresta ad introdurre un sistema simile. Il nuovo regime si chiamerà ETIAS (European Travel Information and Authorisation System) ed è un permesso elettronico di informazione e autorizzazione ai viaggi che coinvolgerà pure i cittadini britannici post Brexit. La procedura di richiesta è simile, ma la tariffa di ingresso avrà il costo di 7 euro. L’ETIAS entrerà in vigore a partire da novembre 2023 ma diventerà operativo ufficialmente dal 2024, con una fase di test intermedia.

AUTORE

Alessandro Zoppo

Alessandro Zoppo

Ascolta musica e guarda cinema da quando aveva 6 anni. Orgogliosamente sannita ma romano d'adozione, Alessandro scrive per siti web e riviste occupandosi di cultura, economia, finanza, politica e sport. Impegnato anche in festival e rassegne di cinema, Alessandro è tra gli autori di Borsa&Finanza da aprile 2022 dove si occupa prevalentemente di temi legati alla finanza personale, al Fintech e alla tecnologia.

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