Euro: cosa fare con le banconote danneggiate - Borsa&Finanza

Euro: cosa fare con le banconote danneggiate

Banconote da 10 e 20 euro rovinate

Nel luglio del 2021 una tremenda alluvione ha causato 180 vittime in Germania. Molte delle zone più colpite, fra cui quelle in Vestfalia, sono state completamente sommerse e le forti piogge hanno trasformato piccoli ruscelli in impetuosi torrenti, spazzando via case, ponti e automobili. È stato in quest’occasione drammatica che la Bundesbank ha avviato nella sua sede di Mainz una delle più massicce operazioni di riciclaggio di denaro: la Banca tedesca ha attivato una serie di essiccatori speciali nel tentativo di recuperare oltre 50 milioni di euro imbevuti d’acqua e ammuffiti, danneggiati da petrolio, fango e liquami. Se non vengono puliti rapidamente, i biglietti possono aggregarsi e diventare duri come il cemento. Ma come bisogna comportarsi in questi casi o in situazioni simili, che fare con banconote rotte, strappate, macchiate o danneggiate? Le indicazioni arrivano direttamente dalla Banca d’Italia e dalla BCE, la Banca Centrale Europea.

Cosa fare se si strappano i soldi?

A differenza di quanto succede con le banconote false, i biglietti in euro tagliati, macchiati, bruciati, “mutilati” o danneggiati in qualsiasi altro modo vengono sostituiti dalle Banche Centrali dei Paesi dell’Eurozona. La condizione essenziale per la sostituzione è che venga presentata più della metà della banconota oppure che si dimostri come la parte mancante (più grande di quella restante) sia andata distrutta. Quindi, la regola generale per i soldi mutitali è: una banconota può essere cambiata se la parte presentata per il cambio è più del 50% dell’originale o, in caso contrario, se si può provare che la parte mancante è andata distrutta in modo casuale e fortuito.

Banca d’Italia sconsiglia di utilizzare nastri adesivi e colla per ricomporre il biglietto rovinato e suggerisce piuttosto di chiudere la banconota mutilata tra fogli di carta trasparente o di plastica e conservare anche i frammenti più piccoli per evitare ulteriori danneggiamenti. Bankitalia ha attivo il servizio di cambio di banconote e monete: se i soldi si strappano, subiscono un danno incidentale, vengono lavati per errore o soffrono l’inevitabile deterioramento dovuto all’uso, basta consegnarli in una qualunque delle filiali della Banca d’Italia che offrono il servizio di sostituzione, oppure alle banche e agli uffici postali, che però non sono obbligati al cambio.

I criteri per il cambio delle banconote danneggiate sono stati stabiliti dalla Banca Centrale Europea nella Decisione del 19 aprile 2013, applicata da tutte le Banche Centrali dell’Eurosistema e disponibile qui.

 

Dove cambiare le banconote rovinate

Come detto, le banconote danneggiate riconoscibili a vista come tali possono essere cambiate (oppure versate su un conto) presso gli sportelli di Bankitalia che prevedono il cambio banconote e presso banche e uffici postali, che però non sono obbligati al servizio di cambio. Se il danno è dubbio, la filiale della Banca d’Italia che riceve il biglietto è tenuta a spedire la banconota all’Amministrazione Centrale, dove una apposita Commissione di esperti esamina l’esemplare e decide sulla rimborsabilità.

La sostituzione delle banconote rovinate è gratuita, ma si applica una commissione nei casi dei biglietti danneggiati accidentalmente da dispositivi antirapina noti come IBNS (Intelligent Banknote Neutralisation Systems), il meccanismo che agisce quando vengono forzati gli ATM o i contenitori protetti utilizzati per il trasporto delle banconote. Ovviamente una banconota macchiata di inchiostro non è per forza una banconota rubata: se i bordi del biglietto sono intatti, i segni con tutta probabilità sono accidentali.

Le banconote macchiate dai dispositivi antifurto possono essere cambiate dalle Banche Centrali soltanto al legittimo proprietario, ovvero la vittima della rapina tentata o compiuta che ha portato al danneggiamento dei biglietti. Invece nel caso in cui una banconota mutilata non è ritenuta rimborsabile, il biglietto viene restituito al suo possessore per dargli la possibilità di chiedere nuovamente il cambio qualora entri in possesso delle parti mancanti.

200 euro tra 500 euro appesi
Una banconota danneggiata o mutilata può essere cambiata, occhio a non provare a ripulirla e a non perderne i pezzi (foto di Pixabay)

Quali banconote non possono essere sostituite

Non possono essere sostituite le banconote che sono state strappate o danneggiate intenzionalmente, quelle non igieniche o macchiate di sangue che rappresentano un rischio per la salute. In questi casi, le Banche Centrali trattengono i biglietti senza rimborso.

Bankitalia procede con la sostituzione soltanto se chi si rivolge alla filiale dimostra la propria buona fede oppure se il grado di danneggiamento è modesto, ad esempio le banconote che presentano piccole scritte, numeri o annotazioni a penna.

Che fine fanno le banconote danneggiate e fuori corso?

Le banconote danneggiate riconosciute rimborsabili da Bankitalia sono trattenute dall’Amministrazione Centrale e vengono distrutte. Il loro controvalore è riconosciuto ai possessori dei biglietti tramite la filiale mittente della Banca d’Italia. C’è poi il caso delle banconote rovinate o mutilate in seguito ad atto criminoso, che sia una rapina o un furto. Questi biglietti vengono inviati ai Comandi Provinciali della Guardia di Finanza. Se le forze dell’ordine non ravvisano elementi di rilevanza penale nel danneggiamento, restituiscono i biglietti e le banconote vengono trattate come “normali” banconote danneggiate o mutilate e quindi rimborsate o restituite al legittimo possessore.

Quanto alle banconote fuori corso legale, di solito si distruggono e si riciclano. I designer britannici di Variant Studio, ad esempio, hanno usato le sterline fuori corso per realizzare le Money Bowls, una linea di ciotole che quando vengono fatte girare, “possono ruotare fino a due minuti, simboleggiando il cambiamento e la rotazione del cash rate”. Ma in giro per il mondo, come rivela il centro interuniversitario di ricerca sulla criminalità transnazionale Transcrime, ci sono ancora parecchi biglietti che sopravvivono al ritiro dalla circolazione e non sono stati convertiti: di solito sono frutto di evasione fiscale e di affari illeciti. Un fenomeno che, senza le dovute contromisure delle autorità competenti, potrebbe ripetersi con le banconote da 500 euro.

 

AUTORE

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Alessandro Zoppo

Ascolta musica e guarda cinema da quando aveva 6 anni. Orgogliosamente sannita ma romano d'adozione, Alessandro scrive per siti web e riviste occupandosi di cultura, economia, finanza, politica e sport. Impegnato anche in festival e rassegne di cinema, Alessandro è tra gli autori di Borsa&Finanza da aprile 2022 dove si occupa prevalentemente di temi legati alla finanza personale, al Fintech e alla tecnologia.

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