Euro digitale: cos'è, come funziona e caratteristiche - Borsa&Finanza

Euro digitale: cos’è, come funziona e caratteristiche

Euro digitale: cos'è, come funziona e caratteristiche

Entro un massimo di 5 anni l’Euro digitale inizierà a circolare come strumento per i pagamenti in valuta elettronica. La Banca Centrale Europea ha incaricato una task-force per studiare la nuova moneta che rivoluzionerà le abitudini dei consumatori. Il processo preannuncia un cambiamento epocale. Questa infatti potrebbe essere la terza grande svolta monetaria negli ultimi 200 anni, dopo il passaggio dalla moneta metallica a quella cartacea nella seconda parte del XIX secolo e l’avvio dei pagamenti elettronici nella seconda metà del ‘900. Adesso le valute istituzionali digitali stanno scaldando i motori per arrivare nel mercato, controllate dalle Banche Centrali e che si candidano a soppiantare le criptovalute esistenti. Ma vediamo più nello specifico come funzionerà l’Euro digitale e le sue caratteristiche.

Euro digitale: cos’è, come funziona e caratteristiche

L’Euro digitale è una Central Bank Digital Currency emessa dalla BCE e accessibile a tutti. Si tratterà insomma di una banconota ma in forma digitale. Sarà diversa inoltre dalle criptovalute, perché queste ultime non hanno valore intrinseco e non sono supportate da alcuna Autorità affidabile che dà stabilità. Le caratteristiche dovranno essere meglio definite durante il periodo di studio. In gioco vi sono alcuni aspetti da chiarire sullo strumento tipo:

 

  • se potrà essere utilizzabile come il contante, ovvero tutti i giorni della settimana e per 24 ore su 24;
  • se funzionerà anche senza connessione internet, ad esempio tramite pos;
  • se sarà scambiato alla pari con l’Euro fisico e convertito con lo stesso in qualsiasi momento e senza costi;
  • se sarà a disposizione di tutti garantendo un alto livello di riservatezza;
  • se verrà gestito con conti aperti dai consumatori presso la BCE.

 

Inoltre non è ancora molto chiaro del ruolo che avranno le banche, perché con l’Euro digitale teoricamente gli istituti di credito dovrebbero perdere il loro tradizionale ruolo di intermediari.

 

Euro digitale: perché sarà istituito

Molti si chiedono il motivo per cui la BCE sente l’esigenza di istituire e disciplinare l’Euro digitale quando vi è la possibilità attualmente di possedere un conto digitale che comprende denaro in Euro. La questione è che le monete che uno possiede nei wallet digitali non sono controllati direttamente da un istituto centrale, ma vengono al limite gestite da Autorità preposte come la polizia informatica in caso di necessità. Di certo con l’Euro digitale sono assicurate la tracciabilità e la sicurezza delle transazioni che verranno effettuate, limitando così le attività illecite e fraudolente. Una limitazione che al momento le criptovalute non possono garantire.

 

Euro digitale: quando arriverà effettivamente e quali effetti per l’Italia

Secondo alcune stime i lavori di ricerca, sviluppo e rilascio sul mercato non dureranno meno di 2 anni, anche accelerando di molto il processo. L’arrivo probabile a febbraio 2022 dello Yuan digitale controllato dalla Banca Popolare cinese potrebbe dare la spinta affinché la BCE velocizzi le operazioni. È  ragionevole pensare tuttavia che i tempi tecnici siano più lunghi e venga richiesto un periodo di 5 anni per il completamento di tutte le varie fasi.

L’Italia è per tradizione un Paese molto conservatore, ma la pandemia ha impresso una svolta nelle abitudini facendo affacciare i cittadini verso una nuova frontiera rappresentata dal digitale. Lo confermano alcuni dati eloquenti, come l’aumento del 23% dei pagamenti digitali nei primi 6 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2020. Addirittura le transazioni con lo smartphone sono più che raddoppiate in questo lasso di tempo. 

Quindi le persone si stanno attrezzando dal punto di vista tecnologico e questo potrebbe essere di buon auspicio. Tuttavia ancora la liquidità ferma sui conti correnti è elevata, anche perché non vi è un’educazione finanziaria ancora adeguata per sensibilizzare il cliente sugli effetti dannosi dell’inflazione quando il denaro diventa inoperoso. L’arrivo dell’Euro digitale potrebbe spianare la strada per un cambiamento definitivo.

 

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