Eurozona, l'inflazione rallenta ancora: a luglio +1%

EUROZONA, L’INFLAZIONE RALLENTA ANCORA: A LUGLIO +1%

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Mai così giù negli ultimi tre anni. I tassi più bassi a Cipro (+0,1%) e Italia (+0,3%)

E’ l’inflazione più bassa da novembre 2016 su base annuale. Così l’Eurozona incassa l’ennesimo dato negativo in un’estate il cui andamento continua a presagire l’ennesimo intervento della Banca Centrale Europea a settembre, una mossa già anticipata, a parole, dal presidente della banca centrale finlandese Olli Rehn. I prezzi al consumo anno su anno nell’area euro è sceso al +1% nel mese di luglio, -0,3% rispetto all’1,3% di giugno e al di sotto delle previsioni degli analisti, che si erano attestate a 1,1%. A rallentare maggiormente sono stati i prezzi di energia (+0,05%) e servizi (+0,53%) per quello che è un tasso la cui media, dal 1991 al 2019, è di +1,99%. Massimo storico: +5%, luglio ’91. Record negativo invece luglio 2009: -0,6%.

I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Portogallo (-0,7%), Cipro (0,1%) e Italia (0,3%). Quelli più alti invece risultano in Romania (4,1%), Ungheria (3,3%), Lettonia e Slovacchia (entrambi 3,0%). Rispetto a giugno, l’inflazione annuale è diminuita in quindici Stati membri, è rimasta stabile in due ed è salita in undici. A luglio, il contributo più elevato al tasso d’inflazione annuale nell’area dell’euro è arrivato dai servizi (+0,53 punti percentuali, pp), seguiti da cibo, alcol e tabacco (+0,37 pp), beni industriali non energetici (+0,08 pp) ed energia (+0,05 pp).

SU BASE MENSILE 
L’indice dei prezzi al consumo nell’area dell’euro è sceso anche mese su mese, per una contrazione dello 0,5% a luglio rispetto al mese precedente. Anche in questo caso il dato ha deluso le attese, che si aspettavano -0,4%, ed è il peggior risultato degli ultimi sei mesi, il primo in territorio negativo dopo il -1% di gennaio. La media del tasso di inflazione su base mensile, tra il 1990 e il 2019, è dello 0,16%, raggiungendo un massimo storico dell’1,3% a marzo del 2011 e un minimo record dell’1,5% nel gennaio del 2015.

REAZIONE DEL MERCATO
Alla pubblicazione del dato da parte dell’ufficio di statistica Eurostat, l’Euro ha toccato i minimi intraday, a 1,1098 nei confronti del Dollaro, per poi ristabilizzarsi attorno a quota 1,11, per una seduta che rimane comunque poco mossa. Prosegue invece il rally delle borse europee, anche dopo l’apertura di Wall Street forti guadagni per Francoforte (+1,2%) e Milano (+1,7%). 

 

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