Le azioni Gazprom volano oggi nella Borsa di Mosca dopo la brillante trimestrale rilasciata oggi. Il titolo è in rialzo del 4,3% grazie a risultati che riflettono il grande aumento dei prezzi del gas naturale, di cui l’ente di Stato è il più grande produttore al mondo. L’impennata storica delle quotazioni della materia prima è il risultato della carenza dell’offerta che sta investendo tutta l’Europa, alle prese in questo periodo con una grande crisi energetica.
La situazione dei siti di stoccaggio europei è critica, con il livello di scorte che ha raggiunto i minimi storici, mentre la priorità al fabbisogno domestico ha rallentato fortemente le consegne da parte di Gazprom nel Vecchio Continente. A complicare lo stato delle cose la questione del gasdotto Nord Stream 2, che ancora non ha ricevuto il benestare da parte di Bruxelles per la messa in opera.
Gazprom: i numeri della trimestrale
Negli ultimi 3 mesi conclusosi a settembre, l’utile netto di Gazprom è arrivato a 581,8 miliardi di rubli, pari a 7,8 miliardi di dollari, mentre l’anno scorso nello stesso periodo il bilancio si è chiuso in perdita. Anche le entrate hanno visto un aumento cospicuo a 2.370 miliardi di rubli, ossia +70% in confronto al 2020.
I ricavi in quest’ultimo trimestre tuttavia non sono aumentati in maniera proporzionale alla crescita del prezzi del gas, perché i contratti di fornitura sono rappresentati da futures a lungo termine e quindi il prezzo era già stato fissato al momento della stipulazione. Per il quarto trimestre la società comunque esprime grande ottimismo. L’Amministratore Delegato Famil Sadygov ha dichiarato che per gli ultimi 3 mesi dell’anno i risultati attesi sono ancora più impressionanti.
Un capitolo caldo è occupato dai dividendi, che potrebbero quest’anno essere i più alti della storia del produttore russo. La società si aspetta che per il 2021 la cedola raggiunga almeno 50 rubli per azione, stando quantomeno ad alcune esternazioni che il management ha fatto agli investitori in un incontro recente. Se ciò dovesse avvenire, il premio per gli azionisti sarà di ben 3 volte quello del 2018, anno in cui ha raggiunto il record di 16,61 rubli per azione.
Gli analisti di Aton affermano che, in base ai risultati dei primi 9 mesi, il pagamento dovrebbe essere di 29,68 rubli per azione. Mentre Morgan Stanley rileva che Gazprom ha generato quasi 8 miliardi di dollari di free cash flow dall’inizio dell’anno fino a settembre, quindi ipotizzando un payout del 50% il dividendo annuale potrebbe arrivare a 29,7 rubli, in aumento sostanziale rispetto ai 12,55 rubli del 2020.
Gazprom: vanno comprate le azioni in Borsa?
Quest’anno il titolo Gazprom ha ottenuto un guadagno di circa il 60% nella Borsa di Mosca, sebbene nelle ultime settimane abbia un pochino allentato la presa per via dell’incertezza sull’approvazione di Nord Stream 2. Il via libera dall’Europa del gasdotto da 55 miliardi di metri cubi annui consentirebbe alla Russia di aumentare notevolmente i volumi di vendita all’Unione Europea.
La Germania tuttavia ha recentemente sospeso l’approvazione perché la filiale tedesca di Gazprom non è ancora a posto con i requisiti richiesti dalla legge tedesca. Giocoforza la scadenza naturale dell’8 gennaio 2022 che era stata fissata per la certificazione dovrà essere posticipata fino a quando non saranno soddisfatti tutti i canoni per il trasferimento dei beni essenziali e delle risorse umane.
La redditività dell’azienda intanto aumenta e, a giudizio di Ron Smith analista di BCS Global Markets, potrebbe accelerare significativamente nel primo trimestre del 2022 con il massiccio rally dei prezzi del gas in Europa. Tutto ciò ovviamente andrebbe a vantaggio delle quotazioni azionarie.