Il -0,6% di settembre è migliore rispetto a un mese fa, ma delude ugualmente le attese
Se da un lato il dato è migliore rispetto a quello di un mese fa, dall’altro è un ulteriore impulso nella direzione in cui la Germania sembra ormai destinata, e cioè: quello della recessione. Gli ordini industriali tedeschi di settembre registrano una nuova contrazione: -0,6%. Il valore migliora sensibilmente il -2,1% registrato ad agosto. Ma gli analisti si aspettavano decisamente qualcosa di meglio, seppur con segno ancora negativo: -0,3% era il valore previsto dal mercato.
Crolla la domanda interna
A pesare sulla contrazione degli ordini industriali della Germania, è il calo del 2,6% della domanda interna. In controtedenza, gli ordini esteri sono cresciuti dello 0,9%, con l’Eurozona in testa, +1,5%, seguita dagli altri paesi, il cui contributo è dello 0,4%. Per categoria, la domanda è calata sia per il capitale che per i beni di consumo. Tuttavia, hanno registrato un incremento quelli che sono i beni intermedi:+1,1%.
Domani attesa per la produzione industriale, venerdì c’è S&P
La locomotiva d’Europa resta dunque, sotto i riflettori degli analisti anche in vista dell’aggiornamento sulla produzione industriale in agenda domani, e della bilancia commerciale giovedì 10 ottobre, senza dimenticare la revisione del rating previsto per venerdì da parte di Standard and Poor.
Serie Storica
La media degli ordini di fabbrica in Germania, tra il 1952 e il 2019, è dello 0,35%. Il massimo storico è stato raggiunto nel giugno 1975: +27,1%, mentre il record negativo risale al mese di luglio dello stesso anno: -15,7%. Negli ultimi cinque anni, il dato migliore si è registrato a gennaio 2017: +5,2%. Il mese successivo ha registrato invece la contrazione più forte: -6,8%.
La reazione del mercato
Il dato è stato pubblicato alle 8, e quindi a borse ancora chiuse. Francoforte ha aperto sotto la parità, dove è rimasta per tutta la mattina, prima di girare positiva dopo le 11.30. Il cambio Euro Dollaro è rimasto stabile in area 1,097, prima di scendere ai minimi intraday a 1,096 con la pubblicazione della fiducia dei consumatori dell’Eurozona, ai minimi da aprile 2013.