A febbraio il mercato dell’auto Ue ha proseguito la crescita ma resta ancora lontano dai livelli pre-crisi. L’Associazione dei produttori di auto europei (Acea) ha evidenziato nei suoi dati l’aumento dell’11,5% delle immatricolazioni salite a 802.763 unità. Nello stesso tempo l’Associazione ha anche ricordato che la crisi dei chip ha ridotto il numero delle vendite a inizio 2022 appare più ampia a causa della bassa base di confronto. Nel mese di febbraio Volkswagen è stata la casa produttrice europea con la maggiore quota di mercato, pari al 26% (+1,5%), con 208.503 auto immatricolate (+18,2%).
Segue Stellantis, seconda, con con una fetta di mercato che si riduce al 19,1% (-1,9%) nonostante la crescita delle immatricolazioni (153.684, +1,6%). Renault è la terza casa automobilistica in Europa, con una quota del 10,8% (+1,3%), in crescita grazie al balzo delle vendite, salite a 86.779 (+26,3%). Si piazzano ai piedi del podio la coreana Hyundai, all’8,4% (-0,9%) con 67.764 auto vendute (+1,4%), e la giapponese Toyota, al 7,3% (+0,2%) con 58.329 nuove immatricolazioni (+14,6%). Positivi anche gli altri brand: Peugeot (+6,4%; -2,1%), Fiat (+0,5%; +7,6%), Jeep (+1,5%; +5,1%) e Opel (+1,8%: -4,7%).
Rispetto al pre-pandemia (primo bimestre del 2019) le immatricolazioni nell’Europa Occidentale restano in calo del 23,6%. “Dopo 13 cali mensili consecutivi, continua l’inversione di tendenza delineatasi con la prima salita dell’agosto 2022, che però tarda a prendere consistenza” ha affermato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. “La pandemia ha fortemente penalizzato il mercato dell’auto. Un complesso di fattori, che vanno dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica con il ritorno dell’inflazione, ha depresso la domanda. E la carenza di microchip e di altri componenti essenziali non ha consentito all’industria automobilistica di soddisfare neppure la domanda residua”.
Volkswagen: doppio minimo per le quotazioni
Quotato sul mercato tedesco Xetra, il titolo Volkswagen sembra essere impostato al rialzo nel breve termine, anche grazie alla performance positiva registrata nella seduta di ieri (+2,02%). Dopo un’apertura in gap up (rimasto aperto nell’intraday a 122,68 euro), infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 125,30, andando a chiudere sul finale non distante a quota 125,16.
Tale rialzo ha buone probabilità di proseguire anche nelle prossime giornate, soprattutto grazie alla presenza di una configurazione di doppio minimo daily che si è manifestata la scorsa settimana in prossimità del supporto 116,50. Dopo il forte ribasso avvenuto in marzo, infatti, questa forte figura di inversione rappresenta un solido presupposto affinché i corsi possano rimbalzare invertendo la propria rotta, fino a raggiungere la prima resistenza posizionata a quota 130 euro.
L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sopra dell’indicatore Parabolic Sar mentre sia l’indicatore Supertrend che la media mobile a 25 sono ribassisti da metà marzo. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 47. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 125,30 con target nell’intorno dei 130 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 123,50 con obiettivo molto vicino al livello 118.
L’andamento di breve termine del titolo VOLKSWAGEN