Nella seconda puntata della settimana di Investv, format realizzato da Vontobel Certificati che ha visto sfidarsi fino allo scorso mese di giugno due squadre di trader capitanate da Riccardo Designori e Pietro Origlia, sarà ospite della trasmissione Giancarlo Prisco. Ricordiamo che in queste settimane e prima del ritorno della gara, è prevista giornalmente la presenza di un solo trader. L’appuntamento come di consueto è visibile in diretta streaming ogni giorno dalle ore 10 sul canale YouTube di Vontobel certificati.
Il riassunto della puntata del 2 settembre 2023
Nella seduta di ieri sono stati i due capitani a presentare una nuova strategia ribassista sul titolo Unicredit. Nello specifico è stata proposta un’entrata in area 22,69 euro, con uno stop situato a 22,85 euro ed un target a 22,05 euro. A fine giornata l’operazione non entrando nei livelli segnalati non si è attivata.
Investv: i temi della puntata odierna
I deludenti dati provenienti dall’economia cinese, con l’indice dei servizi attestatosi sui minimi annuali, uniti alle parole provenienti dalle Lagarde, che nel pomeriggio di ieri ha ancora posto l’accento su un’inflazione che rimane alta nel Vecchio continente, indeboliscono i listini azionari europei che hanno aperto la giornata all’insegna delle vendite. In questo contesto il focus degli investitori sarà rivolto agli indici PMI europei che rappresentano un nuovo test sullo stato di forma dell’economia nell’area euro.
Nel corso della trasmissione andremo come di consueto a fare un’analisi sull’indice FTSE Mib, le cui quotazioni si portano in direzione dei 28.500 punti, sotto i quali sono possibili ulteriori vendite in direzione dei 22.300-22.250 punti e a seguire la soglia dei 28.000 punti. Tra le storie da seguire a Piazza Affari troviamo Prysmian che ha firmato un accordo con Marinus Link Pty per una nuova interconnessione elettrica tra la Tasmania e lo stato del Victoria, Avio che entra con il 17% in T4i, spinoff Università Padova, investendo 2,5 milioni di euro, Saras che vede i margini di raffinazione in leggero calo a 13,7 dollari per barile e infine Eni che ha venduto una sua attività in Australia.