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ISTAT: sforbiciata al PIL, cresce la disoccupazione

Dopo l’Ocse, tocca all’Istat pubblicare le sue previsioni sul Pil e in generale sullo stato di salute dell’economia italiana. L’ultima stima dell’istituto di ricerca si attesta allo 0,3%, leggermente al di sopra della valutazione del governo fissata nell’ultimo Def, +0,2%. Sicuramente superiore rispetto ai calcoli dell’istituto parigino, che prevede stagnazione per tutto il 2019 (crescita zero), si tratta comunque di un rallentamento rispetto al +0,9% registrato nel 2018. E lo stesso vale anche per la spesa delle famiglie in termini reali: +0,5%, in lieve ribasso rispetto al +0,6% dell’anno scorso. Secondo l’Istat: “L’attuale fase di incertezza può portare le famiglie ad assumere comportamenti precauzionali, determinando un aumento della propensione al risparmio”.

 

STABILE L’OCCUPAZIONE, GIU’ LA DISOCCUPAZIONE
In un contesto del genere, difficile che l’occupazione possa trarne beneficio: “La decelerazione dei ritmi produttivi inciderebbe anche sul mercato del lavoro. Nel 2019 si prevede che l’occupazione rimanga sui livelli dell’anno precedente (+0,1%) mentre si registrerebbe un lieve aumento del tasso di disoccupazione (10,8%)” spiega l’Istat.

 

Permangono, infine, alcuni rischi al ribasso (vedi stime Ocse), rappresentati da un’ulteriore moderazione del commercio internazionale e da un possibile peggioramento delle condizioni creditizie legato “all’aumento dell’incertezza e all’evoluzione negativa degli scenari politici ed economici internazionali” conclude l’istituto di ricerca.

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