Le borse europee aggiornano i massimi. Usa e Cina sempre più vicine

LE BORSE EUROPEE AGGIORNANO I MASSIMI, USA E CINA VICINE

borse europee

Dax oltre i 13mila, Ftse Mib supera i 23mila punti. Stasera primo discorso di Lagarde

 

Le borse europee aprono di slancio dopo la buona chiusura dei mercati asiatici, con Tokyo chiusa per festività. L’ottimismo divampa nuovamente sulle trattative tra Usa e Cina: dopo i segnali dello scorso fine settimana lanciati da Pechino, adesso è dagli Stati Uniti che arrivano nuovi messaggi di distensione: “Molto presto arriveranno le licenze che permetteranno alle aziende Usa di vendere componenti a Huawei” ha fatto sapere il segretario al Commercio degli States Wilbur Ross. Entro la fine del mese l’accordo dovrebbe essere raggiunto, e probabilmente questo avverrà in territorio americano, dopo il no del Cile al summit dell’Apec programmato il 15 e il 16 novembre. Il Vecchio Continente ringrazia e aggiorna nuovi massimi in Germania, Francia e anche in Italia, che viaggia abbondantemente al di sopra dei 23.000 punti.

I dati macro europei sul manifatturiero sono tutti superiori alle attese, a eccezione della Spagna. Da segnalare inoltre l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori nell’Eurozona, salito a -4,5 a novembre, dal -16,8 di ottobre, mentre c’è grande attesa per il primo discorso di Christine Lagarde come nuovo presidente della Bce che si terrà stasera, a Berlino. Petrolio in area 56 dollari al barile, oro sopra i 1.510 dollari l’oncia. Nessuna sorpresa sul mercato valutario, con l’euro dollaro stabile a 1,11 ma che va a innescare, con la seduta odierna, un interessante impulso rialzista.

EQUITY

Dax 13.079 (+0,92%)
Aggiornati i massimi dell’anno: Francoforte non raggiungeva i 13.000 punti da giugno 2018. Come accennato, l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero è migliore delle attese: i 42,1 di ottobre superano i 41,9 attesi dagli analisti e i 41,7 punti di settembre.


Grafico Dax by TradingView

Ftse Mib 23.198 (+1,15%)
Come per il Dax, anche Piazza Affari supera la propria soglia psicologica, in questo caso dei 23.000 punti, aggiornando i massimi dell’anno a 23.083: non succedeva da maggio 2018. il titolo di Fca traina il listino, premiato per la fusione con Peugeot. Bene anche Ferrari in vista della trimestrale attesa per oggi. Meglio del previsto l’indice manifatturiero ma arretra rispetto a settembre: l’indice misura 47,7 a ottobre, superiore al 47,6 stimato dal mercato ma inferiore ai 47,8 del mese precedente.

Cac 40 5.806 (+0,77%)
Parigi aggiorna nuovamente i massimi degli ultimi dodici anni a 5.809, complice i miglior dati del Pmi manifatturiero d’Europa, unici a superare i 50 punti che, di fatto, si traducono in “espansione” del settore: 50,7 è il punteggio di ottobre, migliore del 50,5 stimato dagli analisti e del 50,1 di settembre.

Ibex 9.377 (+0,53%)
E’ la meno sfavillante tra le borse europee, unica a non aver ancora aggiornato i massimi del 2019. Inoltre, i dati sul manifatturiero sono peggiori delle attese:  46,8 è il dato di ottobre, che si piazza al di sotto del 47,5 atteso e del 47,7 di settembre.

VALUTE

Stabile l’euro dollaro, con la moneta unica in leggero ribasso: nonostante i dati macroeconomici del manifatturiero dell’Eurozona superino le attese, a eccezione della Francia rimangono tutti ben al di sotto dei 50 punti e questo significa che il settore è ancora in contrazione. Nonostante il taglio dei tassi d’interesse della Fed, e la sensazione che questo tipo di politica monetaria sia destinata a proseguire anche nel 2020, il biglietto verde si conferma forte anche sul proprio indice principale (97,3 con un guadagno dello 0,2%) durante le contrattazioni delle borse europee mentre perde terreno la sterlina: oltre alle incertezze politiche legate alle elezioni del 12 dicembre, con Nigel Farage che tenta di convincere Boris Johnson a un’alleanza tra conservatori e Brexit Party,  anche in questo caso l’indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni (a ottobre 44,2) batte le attese (44) e i valori del mese precedente (43,3), ma rimane ben al di sotto di quota 50.

Euro Dollaro 1,1162 (-0,02%). Euro Sterlina 0,8641 (+0,18%). Euro Franco Svizzero 1,1030 (+0,23%).


Grafico Euro Dollaro by TradingView

MATERIE PRIME

Il petrolio riesce a resistere sopra la soglia dei 56 dollari al barile, ancora ben sostenuto dai dati macro americani nel complesso positivi pubblicati lo scorso fine settimana, in primis quelli legati all’occupazione. Dopo tre ore di contrattazioni nelle borse europee il Wti viene scambiato a 56,6 $, con un rialzo dello 0,9%. Oro stabile a 1.510 dollari l’oncia e nei valori della vigilia. Il rame sfiora i 2,66 dollari per libbra per poi ritracciare in area 2,65.


Grafico Wti by TradingView

TASSI D’INTERESSE

Il Bund abbandona nuovamente l’area del -0,4% e prova a risalire a -0,37% mentre il rendimento del Btp decennale italiano si riporta all’1%, con la manovra che fa il suo ingresso in Senato iniziando così il suo percorso parlamentare. Il governo si dice aperto a modifiche purché non ne snaturino l’impianto, a partire dalla plastic tax. Alla Camera invece si discute del decreto fiscale. Spread ancora in area 137 punti.


Grafico Bund by TradingView

 

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Redazione

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