Wti di nuovo sopra i 57 dollari. Dati dell’Eia inferiori a stime e settimana precedente
Recupera tutte le perdite della vigilia il petrolio, grazie all’impulso proveniente dalle scorte di greggio settimanali negli Stati Uniti. Secondo la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, il dato aggiornato al 15 novembre è pari a +1,379 milioni di barili: gli analisti avevano previsto un incremento di 1,543 miloni mentre la settimana precedente le scorte si erano attestate a 2,219 milioni di barili.
Grafico Scorte Wti by TradingEconomics
Petrolio Wti in forte rialzo, rallenta il dollaro
Dunque, salgono meno delle attese e meno di sette giorni fa. Un dato, quello delle scorte di petrolio, che va in controtendenza rispetto a quanto emerso dal report dell’American Petroleum Institute, comprensivo di benzina e distillati e i cui valori, pubblicati nella serata di ieri, hanno superato le stime. L’effetto immediato sul prezzo del Wti è un forte rialzo: dopo il -3% della vigilia e il minimo di novembre a 55,07 dollari al barile, il greggio ha recuperato il terreno perduto e viaggia a +3,45%, guadagni che gli hanno permesso di riportarsi sopra quota 57 $. Parallelamente, da segnalare il rallentamento del dollaro americano, di nuovo sotto la soglia di quota 98 nel proprio indice di riferimento.

Grafico prezzo Wti by TradingView
I fattori Opec e Saudi Aramco
Le perdite di martedì erano state dovute anche alle indiscrezioni secondo cui l’Opec (prossimo vertice il 5 e il 6 dicembre) sarebbe intenzionata a ridurre ulteriormente la produzione, dopo il taglio pari a 1,2 milioni di barili al giorno stabilito un anno fa circa, in previsione del fatto che il 2020 sarà un altro anno all’insegna dell’offerta che supera la domanda. Inoltre, è notizia di questi giorni la quotazione sul mercato del colosso dell’Arabia Saudita Saudi Aramco, ma che proprio oggi ha cambiato le carte in tavola. Avrebbe dovuto essere infatti il più grande collocamento di tutti i tempi. E invece l’Ipo sarà rivolto solo al mercato interno. Riad infatti avrebbe deciso di estromettere dall’affare gli investitori occidentali, limitando la quota dell’offerta all’1,5% del capitale, dal 5% previsto precedentemente.

Grafico prezzo Wti 60 minuti by TradingView
Il rebus del Medioriente
Rimane il rebus del Medioriente, dove sempre più focolai di tensione rischiano in qualche modo di impattare sul valore dell’oro nero, fino a questo momento intrappolato nella forbice tra i 55 e i 58 dollari al barile. La Striscia di Gaza è stata recentemente teatro di nuovi attacchi israeliani contro la Siria. In Iran sono scoppiate proteste contro il rincaro della benzina: le forze dell’ordine avrebbero usato proiettili veri contro i manifestanti, causando vittime. L’allarme è stato lanciato dall’Alto Commissariato dell’Onu per i diritti umani.