Per l’Eia il dato è -9,499 milioni di barili, terzo ribasso più consistente del 2019
Quarto calo settimanale consecutivo delle scorte di greggio, con conseguente nuovo rialzo del prezzo del petrolio, già ben avviato in mattinata dopo i dati pubblicati in serata sui livelli di stock di greggio, benzina e distillati dall’American Petroleum Institute. Secondo l’Eia, la divisione del dipartimento dell’Energia americano, il dato riferito alla settimana terminata il 5 luglio scorso è pari a -9,499 milioni di barili, ben al di sopra delle aspettative del mercato, la cui stima era -3,081 milioni di barili. Si tratta del terzo risultato più basso del 2019, dopo i -12,78 mln della settimana terminata il 21 giugno, e il -9,58 MBG del 15 marzo.
Nei sette giorni precedenti, le scorte di petrolio erano diminuite di 1,085 milioni di barili. Diminuiscono anche gli stock di benzina: -1,455 milioni, dopo il calo di 1,583 milioni nella settimana precedente, confrontando il consenso di mercato pari a -1,301 milioni.
Invariate le riserve strategiche di petrolio, a 644,8 milioni di barili.
ANALISI STORICA
Dal 1982 al 2019 la variazione media delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti è di 0,07 milioni di barili: massimo storico +14,42 mln nell’ottobre 2016, minimo a -15,22 MBL a gennaio 1999.
REAZIONE DEL MERCATO
Come detto, immediata la reazione sul prezzo del greggio, in deciso rialzo. Il contratto sul Light Crude statunitense scambia a 59,73 dollari al barile, in aumento del 2,4% dopo aver toccato un massimo a 59,8 dollari. Il Wti non raggiunge i 60$ da inizio mese. Prima ancora, lo aveva fatto il 23 maggio scorso.