Piazza Affari sottotono con i listini del Vecchio Continente, orfani di Wall Street e dopo la nuova presa di posizione di Trump che ha firmato la legge pro-manifestanti di Hong-Kong. Il Ftse Mib manca l’appuntamento con i nuovi massimi
Piazza Affari e i principali indici europei avviano le contrattazioni in modo debole, orfane di Wall Street che festeggia il Thanksgiving Day, dopo la chiusura negativa dei mercati asiatici e soprattutto con la nuova minaccia che rischia di minare il buon esito delle trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina: la crisi di Hong Kong. Donald Trump ha infatti firmato e promulgato nella notte l’Hong Kong Human Rights and Democracy Act con l’obiettivo di sostenere la protesta pro-democrazia della città. “Ho firmato queste leggi per rispetto verso il presidente Xi e il popolo di Hong Kong“, ha detto il Presidente americano, con l’immediata reazione cinese: Pechino, dopo aver convocato l’ambasciatore Usa esortandolo a non applicare la legge, ha emesso una nota nella quale accusa gli Stati Uniti di “sinistre intenzioni e natura egemonica“.
I MIGLIORI
Saipem (+0,47%)
Parte in positivo il titolo Saipem dopo una giornata negativa (-1.37%). Poco dopo l’apertura delle contrattazioni, nonostante la debolezza dell’indice, guadagna lo 0,47%. Novità importanti per la società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell’energia e delle infrastrutture: si è aggiudicata un contratto da parte della società francese EDF Renewables per la costruzione del parco eolico offshore Neart na Gaoithe (NnG) in Scozia e un nuovo contratto per la realizzazione del parco eolico offshore Formosa 2 sulla costa occidentale di Taiwan.
Diasorin (+0,42%)
In cima al Ftse Mib anche Diasorin con un rialzo dello 0,42%. I volumi sono risultati alla vigilia pari a 177,628 pezzi scambiati, valore superiore alla seduta precedente ma inferiore alla media settimanale, segno comunque di attività crescente intorno allo strumento.
I PEGGIORI
Atlantia (-1,29%)
Un’altra giornata negativa per Atlantia che ieri ha archiviato la seduta con un calo dell’ 1.41%, saldo che rischia di favorire una evoluzione di breve termine al ribasso. L’ipotesi di nuovi cali troverebbe conferma sotto il minimo registrato nell’ultima giornata, collocato a 20.8800 euro.
Azimut (-0,98%)
Con segno meno anche Azimut, che cede quasi 1 punto percentuale. Per il titolo è possibile l’avvio di una fase a volatilità ridotta.
ANALISI FTSE MIB
Debole l’indice principale di Piazza Affari, che lascia sul parterre lo 0,06 in area 23.400, dopo aver mancato l’appuntamento con i nuovi massimi e accumulando un certo ritardo rispetto agli altri indici a causa dell’incertezza del comparto bancario. Il Ftse Mib ha reagito dai recenti minimi in area 23.100, ma fatica un po’ a spingersi ancora in avanti. Permane una pericolosa formazione (triplo massimo decrescente) con il rischio di una correzione più estesa. L’indice italiano beneficia essenzialmente dei nuovi record dell’America, ma non cambia il trend rialzista presente da inizio anno.
Grafico Ftse Mib by TradingView
SPREAD
In rialzo il differenziale tra Btp e Bund che si attesta sui 158 punti base (+2,60%).