Primi casi in India e nelle Filippine, il panico aumenta e le borse accusano il colpo dopo due sedute di fila positive. A Piazza Affari soffrono lusso, industriali e tecnologici
I morti per il coronavirus aumentano. Piazza Affari e il resto delle borse europee affondano. Di nuovo. Il conto delle vittime sale a 170. Gli infetti, più di 7.700. Già in apertura, Milano e il resto del vecchio continente registrano perdite superiori al punto percentuale, deluse anche dalla Fed che ha deciso di mantenere intatta la politica monetaria, lasciando i tassi fermi eccezion fatta per il tasso per i riverse repo, introdotti dopo le turbolenze sul mercato monetario (dall’1,45% all’1,5%) e quello pagato sulle riserve (dall’1,55% all’1,6%). Orientamenti tecnici, ha spiegato Jay Powell, governatore della Fed, che non rappresentano sostanziali cambi di direzione.
Sul fronte macroeconomico, delude le attese il tasso di disoccupazione italiano su base mensile: a dicembre conferma il 9,8% di novembre, ma il dato è inferiore al 9,7% stimato dal mercato.
Grafico Tasso di Disoccupazione in Italia a dicembre by TradingEconomics
TITOLI PEGGIORI
Ferragamo -2,53%
L’hammer grafico della vigilia porta a un forte ribasso per il titolo del settore lusso, al momento tra i più colpiti dalla crisi causata dal virus asiatico. C’è da dire che Ferragamo aveva registrato un gran rally nella seduta di martedì dopo la pubblicazione dei conti superiori alle attese, e anche mercoledì il titolo ha chiuso comunque in territorio positivo (+0,18%). Il rosso odierno si può attribuire dunque anche a prese di beneficio da parte degli investitori.
Cnh -2,45%
Inevitabilmente anche i titoli del settore industriali registrano le maggiori sofferenze. Negli ultimi sette giorni Cnh ha perso il 9,4%, seduta campale quella del 26 gennaio in cui ha perso quasi 7 punti percentuali. Dopo due sedute in cui ha provato il rimbalzo, oggi si ritrova di nuovo in territorio negativo, in area minimi da ottobre.
Stm -2,3%
L’altro comparto a rischio è quello tecnologico ed Stmicroelectronics non fa eccezione, anche se si tratta di un titolo la cui tendenza è ancora saldamente positiva, nel breve e nel lungo termine. Il 2020 è stato all’insegna di una lateralità in area massimi storici a 28,4 con supporti a 26,4. Il 24 gennaio ha segnato il record di sempre a 30,68, poi impulso rialzista la seduta successiva, oggi prese di beneficio dopo il +3,6% della vigilia. A sostenere il buon andamento del titolo in queste settimana l’ultima trimestrale e i conti del 2019, in linea con le aspettative, e le previsioni che si confermano rosee.
ANALISI FTSE MIB
Vigilia con il nuovo massimo da maggio 2018, superando i 24.000 punti e chiudendo come miglior indice europeo. Un ritracciamento, quello di Piazza Affari nella seduta odierna, dovuto sia per i timori legati al coronavirus, sia per vendite fisiologiche da parte degli investitori dopo aver raccolto oltre il 3% negli ultimi due giorni, in una fase dove comunque prevalgono incertezza e cautela a causa della situazione in Cina, che non accenna a migliorare. Piazza Affari in lateralità dal 19 dicembre scorso, con resistenza a 24.200 e supporti a 23.370.

Grafico Ftse Mib by TradingView
SPREAD
Rimane sottocontrollo il differenziale tra Btp e Bund, a 135 punti base, in area minimi dal 7 novembre scorso. I risultati elettorali di Emilia e Calabria hanno “cementato”, per il momento, i rischi di un ritorno sovranista che avrebbe potuto scuotere nuovamente il governo. Martedì il btp decennale è sceso sotto l’1% di rendimento: lo 0,96% della seduta odierna non veniva raggiunto da quasi tre mesi.