Pirelli ha siglato un accordo per l’acquisizione del 100% di Hevea-Tec, il maggiore operatore indipendente brasiliano nella trasformazione di gomma naturale. L’accordo avverrà per un controvalore in termini di Enterprise Value di circa 21 milioni di euro, soggetto agli usuali aggiustamenti al closing che – previo avveramento di alcune condizioni tra cui il via libera da parte dell’Antitrust – è previsto avverrà entro la fine del 2023. L’acquisizione non avrà impatti sul target, pari a circa 2,35 miliardi di euro, previsto per la posizione finanziaria netta di Pirelli a fine 2023.
Con l’ingresso in Hevea-Tec Pirelli incrementerà la quota di approvvigionamento di gomma naturale in Latam assicurandosi una continuità di fornitura nella regione e, quindi, una maggiore efficienza. Per Hevea-Tec sono inoltre già previsti piani di incremento dei volumi di produzione. L’operazione permetterà di avviare progetti innovativi sulla gomma naturale con lo scopo di incrementare l’utilizzo di materiali non fossili nei pneumatici, in linea con gli obiettivi dell’azienda. Dal punto di vista della sostenibilità, infine, l’acquisto di Hevea-Tec consentirà di migliorare ulteriormente il controllo della catena di approvvigionamento di gomma naturale, di ridurre le emissioni di CO2 grazie a una fornitura “local for local” e di avviare nuovi progetti di certificazioni FSC, fronte su cui Pirelli detiene già un primato nel proprio comparto.
Azioni Pirelli: quotazioni al rialzo sono alle prese con la resistenza sul livello 4,7460
A Piazza Affari il titolo Pirelli sembra essere impostato al rialzo nel breve termine, nonostante la performance leggermente negativa registrata nella seduta di venerdì (-0,17%). Dopo un’apertura al di sopra della chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 4,6950, andando a chiudere sul finale non distante a quota 4,7120.
Dall’inizio di giugno l’azione sta lateralizzando all’interno di un ampio trading range compreso tra i livelli 4,3330 e 4,7460. In questi casi, solitamente, la strategia di trading da adottare è quella di comperare sui supporti e vendere sulle resistenze, ipotizzando che la ciclicità descritta possa ripetersi anche in futuro. Ma questa volta potrebbe essere diverso: sia perché le congestioni non durano in eterno e, prima o poi, arriva sempre un forte breakout che origina un movimento direzionale di prezzi; sia perché i corsi si trovano in prossimità del livello superiore del canale orizzontale avendo tutta l’intenzione di superarlo, dato che solo giovedì è stato rotto al rialzo anche l’importante indicatore Supertrend. Quindi, se la negatività di ieri venisse interpretata solo come un fisiologico pullback, Pirelli&C. potrebbe avere la strana spianata per proseguire nel proprio cammino fino a raggiungere l’area 4,9540 (massimi di maggio).
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 4,7460 con target nell’intorno dei 4,9540 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 4,6950 con obiettivo molto vicino al livello 4,5480. L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sopra sia dell’indicatore Parabolic Sar che della media mobile a 25. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 62.
L’andamento di breve termine del titolo PIRELLI