L’economia tedesca continua a sottoperformare come evidenziato dal dato preliminare del Pmi manifatturiero che, nel mese di agosto, si è attestato a 43,6. Il dato è risultato maggiore rispetto le due precedenti rilevazioni e rispetto alle attese che lo volevano a 43,0 ma ancora lontano da 50, livello che, se superato, evidenzierebbe un’espansione economica.
Il preliminare dell’indice Pmi composito tedesco per il mese di agosto si è attestato a 51,4, sopra le attese e al precedente che erano rispettivamente pari a 50,5 e 50,9, sostenuto dal settore dei servizi. L’indice preliminare dei direttori d’acquisto del settore dei servizi tedeschi infatti si è attestato a 54,4 in agosto, sopra le attese (54,1) e di poco sotto il precedente che era pari a 54,5.
ANALISI
L’indice preliminare dei direttori d’acquisto del settore manifatturiero ha mostrato un segnale di ripresa dopo aver toccato, nel mese di luglio, il valore minimo degli ultimi 7 anni a 43,1. Il valore massimo dell’indice Pmi manifatturiero tedesco degli ultimi 5 anni è stato toccato nel mese di gennaio 2018 a 63,3.
Il preliminare del Pmi composito, analogamente, ha dato segnali di ripresa dopo il minimo a 5 anni evidenziato lo scorso mese.
DETTAGLI
A pesare sull’economia tedesca è in primo luogo l’occupazione infatti in Germania la creazione di nuovi posti di lavoro è ai minimi degli ultimi 5 anni. Le aspettative per i nuovi ordini si sono contratte ulteriormente, diventando negative per la prima volta dal 2014. L’indice Pmi d’altro canto ha beneficiato dell’ammorbidimento delle pressioni inflazionistiche nei costi di produzione.
REAZIONE DEL MERCATO
L’euro non ha risentito molto di questo dato, in quanto in attesa del rilascio del Pmi europeo.