Nel secondo trimestre il Pil asiatico e’ aumentato del 6,2% su base annua, registrando il dato più debole dal 1992, anno in cui sono cominciate le serie storiche. Tuttavia la crescita resta tra il 6% e il 6,5%, forchetta fissata per il 2019 da Pechino. Rispetto al primo trimestre, il Pil cinese è cresciuto dell’1,6%. Gli analisti si aspettavano un dato peggiore e quindi, nonostante il calo, le borse asiatiche sono andate bene. Probabilmente l’economia cinese sta scontando le tensioni commerciali con gli Stati Uniti.
La produzione industriale del mese di giugno è salita del 6,3% rispetto a un anno prima, superando le attese degli analisti che avevano previsto +5,2%. Probabilmente a incidere sull’aumento del dato è stato l’incremento della produzione giornaliera di acciaio grezzo e alluminio che ha toccato livelli record. Le vendite al dettaglio, inoltre, sono aumentate del 9,8.
Serie storica
Negli ultimi cinque anni, il dato del Pil cinese ha seguito un andamento ribassista. A luglio 2014 risale il dato più alto di 7,5. Successivamente si è mantenuto su valori bassi compresi tra 7.0 e 6,4.