Spread tra titoli del tesoro americani a 10 e 2 anni mai così giù da prima della crisi finanziaria
Si riaccendono i timori di una recessione americana imminente e le borse europee aprono negative, in scia alla chiusura sotto lo zero di Wall Street e alla chiusura debole dell’Asia. Lo spread tra il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 e 2 anni è sceso al livello più basso da prima della crisi finanziaria, con tanto di inversione della curva dei rendimenti. Inoltre, dal Regno Unito arriva la notizia che i partiti di opposizione si sono uniti per approvare una legge che obbliga il premier Boris Johnson a ritardare l’uscita dall’Unione Europea prevista per il 31 ottobre, con l’obiettivo di impedire il no deal. Tutti fattori che contribuiscono al clima di incertezza geopolitica, inducendo gli investitori alla prudenza.
L’Euro Dollaro è stabile, l’oro risale a 1.540 dollari l’oncia dopo aver perso (poco) terreno sui mercati asiatici mentre il prezzo del petrolio, salito fino a oltre quota 55 $ al barile, ritraccia leggermente. Anche il rendimento del Bund tedesco torna sui minimi storici oltre il -0,7% mentre differenziale di rendimento Btp-Bund e decennali italiani continuano a certificare la fiducia che i mercati hanno nei confronti del nuovo esecutivo M5S-Pd.
EQUITY
Dax 11.678 (-0,44%)
Francoforte soffre i dati macro pubblicati prima dell’apertura del mercato. L’indice dei prezzi all’importazione a luglio si attesta a -0,2%, dato inferiore al -0,1% atteso ma migliore del -1,4% di giugno. Su base annuale il valore è -2,1%, superiore alle stime del mercato (-1,7%) ma leggermente al di sotto del dato di giugno (-2%). C’è anche il rapporto della GfK sul clima fra i consumatori tedeschi per settembre che è l’unico dato positivo: 9,7 punti, superiore al 9,6 atteso e pari al dato precedente di agosto.
Ftse Mib 20.956 (-0,15%)
Attende i dati sulla fiducia delle aziende e dei consumatori nel secondo giorno di consultazioni per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che potrebbe già stasera conferire l’incarico a Giuseppe Conte per trovare una maggioranza. Lo spread a 186, dopo il minimo di ieri a 180, record negativo dal 25 luglio, continua a certificare il clima di ottimismo verso il nuovo esecutivo tra i mercati e infatti Piazza Affari è la meno peggio tra le borse europee, in qualche modo sostenuta da Leonardo, +2,81% dopo mezzora di contrattazioni, grazie al giudizio overweight con cui Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo.
Cac40 5.356 (-0,57%)
Nessun dato macro di rilievo, Parigi in apertura si mantiene sui livelli della vigilia.
Ibex 8.706 (-0,25%)
Discorso simile a quello francese, volumi di scambi ai minimi per Madrid, poco mossa e in linea con i livelli di martedì.
VALUTE
Il cambio Euro Dollaro è sostanzialmente invariato a 1,1091, si attendono i dati macro dell’Eurozona inerenti ai prestiti e alla massa monetaria. Dal 13 agosto la Sterlina ha recuperato il 2,9% rispetto all’euro, che ora guadagna qualcosa nei confronti del Pound. Il nulla di fatto al G7 non ha portato a sostanziali cambiamenti ma le novità che arrivano dal Parlamento inglese potrebbero nuovamente generare nuovi rialzi. Ai nuovi minimi degli ultimi due anni del Franco Svizzero, a 1,0839 raggiunti lunedì seguono due sedute di lieve rialzo per la moneta unica.
Euro / Dollaro 1,1093 (+0,02%). Euro / Sterlina 0,9041 (+0,23%). Euro / Franco Svizzero 1,089 (+0,15%).
MATERIE PRIME
In attesa del dato sulle scorte settimanali il Petrolio guadagna terreno sui mercati asiatici superando la soglia dei 55 e attestandosi a 55,48 dollari al barile. L’Oro riprende nuovamente quota e viaggia a 1.544 dollari l’oncia sempre per effetto del “Flight to Quality”, prova a risalire anche il Rame dopo il minimo raggiunto lunedì: il metallo rosso scambia a 2,55 dollari per libbra in quella che potrebbe essere la terza seduta positiva consecutiva, pur con volumi contenuti di scambi.
TASSI D’INTERESSE
I timori per una recessione americana riaccendono i riflettori sul Bund tedesco e il suo rendimento: il -0,71 segnato all’apertura delle borse europee è molto vicino al minimo storico a -0,726 raggiunto a metà agosto. Nuovo minimo per il Btp decennale, che rende l’1,1%, mai così basso dal 4 settembre 2016.