Stellantis: giornata difficile in Borsa, quali i motivi dietro le vendite?

Stellantis: giornata difficile in Borsa, quali i motivi dietro le vendite?

Stellantis: giornata difficile in Borsa, quali i motivi dietro le vendite?

E’ un’ultima seduta di settimana all’insegna delle forti vendite per i mercati azionari europei che seguono il nuovo sell-off di Wall Street, arrivato nella serata di ieri, con l’indice S&P 500 che ha chiuso al ribasso la nona giornata nelle ultime tredici. In questo contesto il nostro FTSE Mib scende sotto i primi supporti di breve posti in area 27.300 punti aprendo la strada ad una prosecuzione di questa fase correttiva verso la soglia dei 27 mila punti, livelli da non perdere per evitare un test sugli ex massimi di Agosto 2021 nei pressi dei 26.650 punti. Tra i titoli che oggi sono oggetto di forti vendite troviamo Stellantis che solo qualche giorno fa aveva toccato i nuovi top di periodo in area 19,30 euro.

 

I motivi dietro la debolezza delle azioni in Borsa

Oltre alle normali prese di beneficio tra i motivi della debolezza odierna troviamo anche l’avvio, da parte di Dongfeng, di una procedura per il collocamento privato di 35 milioni di azioni al prezzo di circa 19 euro per azione. L’offerta che è rivolta ad investitori istituzionali porterà Dongfeng a scendere al 3,3% del capitale. La quota residua sarà soggetta a un lock-up di 90 giorni, anche se diversi analisti iniziano a ventilare l’ipotesi che il costruttore cinese possa uscire del tutto dal capitale di Stellantis. A settembre dell’anno scorso Dongfeng aveva già ceduto l’1,15% della sua partecipazione ad un prezzo di 16,65 euro per azione.

 

Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative

La debolezza odierna non cambia minimamente il trend di fondo del titolo che rimane sempre impostato al rialzo e dove nel 2021 ogni correzione di breve si è sempre tramutata in una nuova occasione di acquisto. Le vendite odierne stanno spingendo i prezzi in direzione dei primi supporti di breve situati in area 17,80 euro; la tenuta di questi livelli verrebbe da una parte letta positivamente dal mercato e dall’altra tornerebbe a rafforzare il quadro grafico del titolo che riprenderebbe il suo trend ascendente in direzione dei suoi massimi situati sui 19,30 euro. La view appena esposta perderebbe di efficacia solo nel caso in cui i prezzi scendessero sotto la soglia dei 17 euro, aprendo la strada ad una fase correttiva più profonda che avrebbe un primo target ribassista in area 15,80 euro e a seguire verso i minimi di Novembre 2021 nei pressi dei 15 euro.

 

AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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