Tesla: consegne record ma non raggiunge i target, cosa fare con l'azione? - Borsa&Finanza

Tesla: consegne record ma non raggiunge i target, cosa fare con l’azione?

Tesla: consegne record ma non raggiunge i target. Cosa fare con l'azione?

Dopo il recupero della scorsa settimana, oggi a Wall Street si prevede un inizio di seduta debole per il titolo Tesla che potrebbe pagare i dati riguardanti le consegne di veicoli nell’ultimo trimestre del 2022. Nello specifico la società guidata da Elon Musk ha consegnato nel periodo ottobre-dicembre 2022 405.278 unita, portando il totale nell’anno passato a 1,31 milioni di consegne. Nonostante questi numeri record, che rappresentano il 40% in più rispetto all’anno precedente, gli analisti si aspettavano nell’ultimo trimestre consegne intorno alle 427.000 unità.

Inoltre bisogna ricordare che Tesla aveva previsto di distribuire 1,4 milioni di vetture nel 2022, raggiungendo in questo modo una crescita del 50% se confrontato ai 12 mesi precedenti. Nonostante l’avvio della produzione in due nuovi stabilimenti in Texas e Germania, l’azienda californiana ha dovuto affrontare nell’ultimo anno molti problemi nel sito di Shanghai che, in scia all’epidemia di Covid-19 in Cina, ha subito diverse sospensione riducendo di conseguenza la produzione. Per cercare di sostenere la domanda l’azienda ha anche offerto molte promozioni, con il rischio di andare a mettere sotto pressione i propri margini.

Per quanto riguarda l’outlook sul 2023 Tesla si aspetta un ulteriore crescita del 50%, spinta dalle consegne del Cybertruck, al rinnovo della Model3 e dalle possibili prenotazioni della nuova Model 2, la cui realizzazione dovrebbe essere annunciata nei prossimi mesi. Andiamo ora a vedere l’impostazione dell’azione nel breve e medio periodo.

 

 

Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative dopo i numeri sulle consegne

Il rimbalzo a cui abbiamo assistito nelle ultime sedute della scorsa settimana sul titolo Tesla, non ha di certo modificato quel forte trend ribassista che ha spinto i prezzi dai 400 dollari del gennaio 2022 ai 108 dollari di fine dicembre 2022. Nel breve periodo per avere una continuazione del rimbalzo, i prezzi dovrebbero spingersi oltre le prime resistenze situate sui 135-140 dollari. Solo con un eventuale superamento di queste aree, si potrebbero avere allunghi in direzione dei 165-170 dollari e successivamente verso la soglia psicologica dei 200 dollari, che rappresentano i massimi degli ultimi 2 mesi.

Al contrario eventuali rimbalzi che non dovessero oltrepassare i 140 dollari potrebbero essere sfruttati per aprire posizioni ribassiste, con target i minimi di periodo situati sui 108 dollari. Nel caso in cui anche questi sostegni non riuscissero ad arrestare le vendite, non solo si avrebbe un indebolimento della struttura grafica dell’azione ma al tempo stesso si aprirebbero le porte per ulteriori discesa dei corsi verso la soglia dei 100 dollari e a seguire i 90 dollari.

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Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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