Il prossimo 12 e 13 ottobre a Firenze si terrà la quattordicesima edizione di EFPA Italia Meeting , occasione unica per i professionisti del risparmio, certificati e non, per fare il punto sui mercati e approfondire alcune delle soluzioni che meglio possono adattarsi alle esigenze dei loro clienti. L’evento annuale della Fondazione affiliata della European Financial Planning Association, il più autorevole organismo professionale preposto alla definizione di standard e alla certificazione dei Financial Advisors e dei Financial Planners, si svolgerà presso il Complesso Congressuale di Villa Vittoria.
Il titolo della manifestazione, AI: alternative intelligence, metterà dunque al centro del dibattito uno dei temi che negli ultimi mesi sono stati più caldi: l’intelligenza artificiale. Il taglio ovviamente non sarà legato allo sviluppo tecnico della tecnologia ma all’uso che i professionisti del risparmio gestito potranno farne nella costruzione dei portafogli degli investitori. Un ritorno al futuro del consulente finanziario, come specificato nel sottotitolo della manifestazione. Numerosi i partner dell’evento, dalle più blasonate case di gestione attive in Italia alle più prestigiose testate del settore. Anche Borsaefinanza è tra i media supporter dell’edizione 2023 di EFPA Italia Meeting.
EFPA Italia Meeting: con mercati volatili ecco come investire con meccanismi di protezione
Tra i relatori della manifestazione anche l’editore di Borsaefinanza, Enrico Lanati. Imprenditore, trader ma soprattutto uomo di mercato, l’esperto sarà tra i protagonisti che caratterizzerà il panel delle 11 della prima giornata, quella del 12 ottobre. In un Active Learning promosso da Société Générale, il focus sarà rivolto a come investire con meccanismi di protezione sui principali blue chips del mercato italiano. Insieme a Lanati, tra i relatori anche Camilla Ventura, Director Listed Products Sales dell’emittente francese di certificati d’investimento e a leva.
SG è tra i leader nella strutturazione di soluzioni d’investimento e sul mercato propone sia prodotti tematici, molto simili agli ETF settoriali ma in forma di Certificato Benchmark, sia strutture pensate per quegli investitori che vogliono prendere posizione su singole azioni in modo efficiente. In vista della tavola rotonda del prossimo 12 ottobre, Borsaefinanza ha fatto il punto sui mercati e le alternative d’investimento proprio con Enrico Lanati,
Dottor Lanati, come sono messi in questo momento i mercati?
“Dopo un 2022 molto negativo per i mercati, in special modo per il comparto Tech, abbiamo visto una ripresa delle quotazioni nel primo semestre che faceva ben sperare gli investitori. Gli ultimi mesi ci hanno tuttavia restituito uno scenario di forte incertezza dominato dalla paura dell’inflazione e dal timore ancor più importante legato a tassi alti e per lungo tempo. Il tema è globale ed abbraccia i mercati statunitensi come quelli europei, anche se in modo diverso. In questo contesto che parrebbe essere solo negativo, si sono aperte delle possibilità per gli investitori”.
Quali sono queste opportunità?
“Oggi siamo inseriti in un processo di cambiamento che sta toccando praticamente ogni ambito delle nostre vite. Sono trend che completeranno il loro ciclo nel lungo periodo e rappresentano delle opportunità di lungo termine ben individuabili. Questi prodotti come accennato consentono di investire su alcune tematiche e consentono di avere un beneficio fiscale dettato dalla possibilità, non presente con gli ETF, di compensare plus e minusvalenze. Tra i temi che mi hanno colpito maggiormente il waste management, la global security e la silver economy. Quest’ultimo trend in particolare è davvero molto attuale e rappresenta una tendenza di lungo periodo di cui molto spesso si sente parlare anche quando non si discute di investimenti. Non è un segreto che la popolazione stia invecchiando e che il tema sia quanto mai attuale, per i governi ma anche e soprattutto per gli investitori che desiderano guadagnare da un trend chiaro ed irreversibile”.
Ma per chi volesse invece puntare su singole aziende piuttosto che su basket tematici?
“In occasione della tavola rotonda che terremo durante l’edizione 2023 di EFPA Italia Meeting non parleremo solo di questi strumenti e delle loro peculiarità. Ovviamente approfondiremo altre soluzioni d’investimento firmate da SG. Si tratta di strumenti pensati per quegli investitori che vogliono prendere posizione su azioni singole in maniera efficiente e in particolar modo di Certificati Recovery Top Bonus e Discount Certificates. Tipicamente sono due gli scenari in cui i risparmiatori prendono in considerazione i Certificati d’investimento: il primo si verifica quando l’investitore ha già in portafoglio un titolo e sta pensando di sostituirlo con un certificato, il secondo quando l’investitore vuole investire su un titolo ma vede nel certificato una protezione rispetto all’investimento diretto sul sottostante. Considerati i corsi dei titoli azionari in questo periodo è evidente che molte persone preferiscano rinunciare a parte del rendimento in forza ad un meccanismo che possa portare tutele da ribassi moderati”.
E come funzionano questi certificati?
“I recovery top bonus sono prodotti che vengono emessi sotto 100 euro e che garantiscono un rendimento positivo a meno che non venga violata la barriera, osservata solo a scadenza. Il rendimento di questi strumenti è dunque dato dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il rimborso a 100 del valore nominale del certificato. Ovviamente il prezzo varia durante la vita dello strumento, abbassandosi mano a mano che il sottostante si avvicina alla barriera o avvicinandosi al valore nominale qualora il sottostante guadagni terreno in Borsa o anche solo al passare del tempo. Le scadenze sono brevi e raramente eccedono i 18 mesi. Tra i prodotti già emessi è facile trovare prodotti con scadenza entro i 12 mesi. La cosa positiva è che con questi strumenti gli investitori riescono ad ottenere ritorni positivi anche in caso di un movimento al ribasso dell’azione sottostante. La gamma completa di Recovery Top Bonus di SG ’si articola sulle principali Blue Chip italiane, penso alle varie Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Enel, Eni, Ferrari, Leonardo ed Unicredit”.
E i certificati Discount?
La vera novità del panorama italiano è tuttavia rappresentata dai Certificati Discount, di cui Société Générale è l’unica emittente. Con parità 1:1, questi certificati in parole povere seguono l’andamento dell’azione. A ogni certificato corrisponde un titolo. A differenza dell’investimento diretto in una blue chips italiana, questi prodotti consentono a chi decide di acquistarli di beneficiare di un prezzo scontato rispetto a quello di mercato. Mantenendo il certificato fino a scadenza, che tendenzialmente è breve, si ottiene il valore dell’azione sottostante (fino ad un cap prestabilito). Quindi se il titolo sale tanto (oltre il cap) è meglio comprare il titolo, in tutti gli altri casi è meglio il certificato. I discount non pagano dividendi ma questi contribuiscono ad aumentare lo sconto all’acquisto, che se vogliamo rende il prodotto appetibile soprattutto in ottica di tassazione dei proventi. Sui dividendi si paga il 26% alla fonte anche se ci sono delle minusvalenze, con i certificati vi è la possibilità di compensare eventuali minusvalenze pregresse. Anche in questo caso la gamma di certificati Discount di SG mette a disposizione degli investitori i principali titoli quotati a Piazza Affari, soprattutto li reputo strumenti molto semplici da capire e che consentono di avere un cuscinetto tra prezzo di mercato del sottostante e valore del certificate.