Al diavolo i dati macroeconomici deboli. Wall Street scommette sul taglio dei tassi della Fed e apre in territorio positivo l’ultima seduta della settimana, consolidando gli acquisti nel corso della seduta. Centonovantamila erano i posti di lavoro nei settori non agricoli attesi a maggio dagli economisti, ma il dato pubblicato dal Bureau of Labor Statistics ne indica 75mila: meno della metà. Una flessione pesante, specie se si considera che arriva dopo quattro mesi di risultati positivi: ad aprile gli Stati Uniti avevano creato 264mila nuovi impieghi, cifra rivista a 224mila, mentre a marzo il dato si era attestato a 196mila.
SCENDE LA DISOCCUPAZIONE, MA L’OCCUPAZIONE NON SALE
Un mese fa, gli Usa avevano festeggiato il tasso di disoccupazione ai minimi storici, il più basso degli ultimi 50 anni. Tasso che peraltro è rimasto fermo al 3,6%, al di sotto delle stime degli analisti che attendevano un aumento del 3,7%. Il numero di assunzioni però ha subito un brusco rallentamento a maggio. Basti pensare che la media nel 2019 è di circa 164mila nuovi posti al mese. Nel 2018, il dato era di 223mila unità. Il totale dei salariati del settore non agricolo rappresenta circa l’80% dei lavoratori che producono il Prodotto Interno Lordo negli Stati Uniti, ed ecco perché si tratta del dato singolo più importante contenuto nel rapporto sull’occupazione, che offre le migliori indicazioni dell’economia Usa. Da segnalare anche la retribuzione media oraria, attentamente monitorata dalla Fed in ottica inflazione, salita dello 0,22% su base mensile, a 27,83 dollari, al di sotto delle attese (+0,3%).
source: tradingeconomics.com
IN SOFFERENZA IL MANIFATTURIERO
A pesare sul risultato deludente è stato soprattutto il comparto manifatturiero, che dipende dalle esportazioni, settore che più degli altri ha dovuto ridurre drasticamente il numero delle assunzioni. In questa direzione va uno dei motivi principali di questa contrazione, e cioè le preoccupazioni per le tensioni commerciali tra Usa e Cina, oltre ovviamente al rallentamento dell’economia globale.
ANALISI STORICA
Per trovare il dato migliore negli ultimi cinque anni bisogna tornare indietro a novembre 2014, quando i nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli furono 353mila unità. Il peggiore risale a tre anni fa, maggio 2016: allora furono appena 11mila i nuovi impieghi.
DOLLARO DEBOLE, AI MINIMI DA MARZO
I dati, come detto inferiori alle attese, hanno contribuito all’indebolimento del dollaro USA durante la seduta di oggi: il valore dell’Euro Dollaro, alla fine delle contrattazioni europee, ha raggiunto il massimo dal 22 marzo scorso, a 1,1347.