Con l’inizio del mese di aprile si apre la stagione degli utili trimestrali a Wall Street e l’atmosfera è tesa perché si temono risultati non troppo brillanti. L’inflazione ha rallentato rispetto a qualche mese fa, ma le stime del margine di profitto globale delle imprese sono diminuite in maniera sostanziosa, con le aziende che devono sostenere costi elevati per la manodopera e le materie prime. Secondo i dati compilati da Bloomberg Intelligence, gli analisti si aspettano un calo più marcato dei guadagni nel primo trimestre del 2023 rispetto ai trimestri precedenti. La cosa più preoccupante, però, è che le stime per il resto dell’anno si sono notevolmente abbassate e hanno ancora spazio per scendere.
Wall Street: per BlackRock grande divario tra vincitori e vinti
Ad accendere una spia rossa sulle risultanze della stagione degli utili a Wall Street è Helen Jewell, vice direttore degli investimenti di BlackRock. A suo giudizio, “la recessione è stata posticipata ma non annullata, e non si può avere un’inflazione a questi livelli senza vedere una pressione sui margini delle società”. L’esperta però ritiene che “il rallentamento della crescita e le pressioni inflazionistiche significano che ci sarà un grande divario tra vincitori e vinti”. Al riguardo, parla di “dispersione degli utili“.
Ma chi sarà a trionfare e chi a soccombere? Jewell vede nelle “aziende con potere di determinazione dei prezzi” coloro che “vinceranno”. Il manager di BlackRock pensa anche che in questo scenario di dispersione si possano trovare delle opportunità per i gestori attivi. Questi titoli appartengono alle società che “ottengono punteggi elevati su alcune metriche come bilanci solidi, vendite stabili e crescita degli utili”.
A livello settoriale, Jewell non disdegna le azioni bancarie, nonostante le difficoltà che gli istituti di credito stanno avendo in questo periodo con il fallimento di alcune banche americane e la fuga dei depositanti: “Le banche sono in una posizione forte per trarre profitto da tassi più elevati, mentre alti livelli di attività liquide significa che sono molto più resilienti di quanto non fossero durante la crisi finanziaria globale”.
A seguito del crack di Silvergate Capital, Silicon Valley Bank e Signature Bank, le autorità di regolamentazione USA sono intervenute per fornire liquidità al sistema, cercando di scongiurare il diffondersi della crisi. Tuttavia, la situazione è ancora in bilico, perché i clienti delle banche più piccole continuano a prelevare i depositi per trasferirli in banche più grandi e sicure oppure in fondi del mercato monetario.
Jewell punta anche sulle azioni tecnologiche, che sono state le più martoriate lo scorso anno a causa dell’aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. La responsabile degli investimenti ritiene che il forte calo delle valutazioni dell’anno passato abbia creato “punti di ingresso interessanti in tutto il settore”. Viceversa, risulta più cauta per quanto riguarda i titoli energetici dopo la straordinaria performance del 2022.