Anima Holding acquisirà l’80% di Castello Sgr, gestore milanese di prodotti di investimento alternativi, per 60 milioni di euro. La cifra sarà pagata interamente in contanti da parte dell’asset manager. Il 20% del capitale rimanente sarà in capo a Oaktree Capital Management, che avrà una rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Castello Sgr. L’attuale amministratore delegato Giampiero Schiavo manterrà comunque la sua carica anche dopo la transazione. Il closing dell’operazione è previsto per il terzo trimestre del 2023.
Ad assistere Anima Holding sono stati: Vitale & Co. e Banca Akros nel ruolo di advisor finanziari; Shearman & Sterling nella funzione di advisor legali; lo Studio Di Tanno Associati nella qualità di esperti fiscali; Daverio & Florio per le materie giuslavoristiche; Kpmg in merito alla due diligence contabile e fiscale. Per quanto riguarda Oaktree, Mediobanca ha agito come advisor finanziario e Freshfields ha curato la parte legale.
“Con l’accordo di oggi, Anima inizia un percorso di crescita nel mondo degli investimenti alternativi con un progetto simile a quello che diede origine al gruppo nel 2009 e che all’epoca contava su masse di 20 miliardi di euro, divenute oltre 177 miliardi alla fine del 2022“, ha dichiarato l’amministratore delegato di Anima Alessandro Melzi d’Eril, il quale ha aggiunto che la partnership con Oaktree sarà orientata a “far crescere la piattaforma di Castello nel mercato degli alternativi e consolidarne il ruolo in Italia sia organicamente che con operazioni strategiche di crescita per linee esterne”.
Dal canto suo, Giampiero Schiavo, amministratore delegato di Castello Sgr ha affermato che l’intesa ha un elevato valore industriale, ponendo le basi per la costruzione di un player italiano di riferimento nel mercato degli investimenti alternativi. “Forti del nostro track record, che mettiamo a disposizione di Anima, sono certo che possiamo ben giocare il ruolo di soggetto aggregante nel panorama delle Sgr alternative”, ha detto il top manager.
Anima Holding: patto parasociale tra Poste e Caltagirone
In Anima Holding c’è parecchio movimento in questi giorni. Venerdì della scorsa settimana Poste Italiane ha annunciato un patto parasociale con Gamma, società del gruppo Caltagirone, relativo a tutte le azioni detenute in Anima Holding. In questo momento, Poste Italiane possiede l’11% del capitale del gestore milanese, collocandosi alle spalle dell’azionista di maggioranza Banco BPM che ha il 20,6% delle quote. Gamma invece ha una partecipazione del 3,2%.
Tale patto riguarda la presentazione da parte di Poste Italiane di una lista di 3 candidati per il rinnovo del Consiglio di amministrazione di Anima Holding, che sarà effettuato con l’assemblea del 21 marzo, e la votazione in favore dei candidati da parte degli aderenti al patto. L’obiettivo di questi ultimi è quello di rafforzare il progetto per creare un player forte nel settore italiano del risparmio gestito.
Questo mese ha visto l’ingresso di FSI nel capitale di Anima, prima con una quota del 7,2%, per poi salire al 9%. L’operazione ha contribuito ad alimentare le speculazioni sui progetti di M&A del settore bancario e dell’asset management. Le azioni Anima salgono dell’1,68% oggi a Piazza Affari, portando al 10% la performance da inizio 2023.