A Wall Street si prevede un’apertura delle contrattazioni all’insegna dell’euforia per le azioni Rivian, dopo le notizie arrivate nelle ultime ore da Volkswagen. Il gruppo automobilistico tedesco, dopo aver sottoscritto nello scorso mese di giugno una partnership con la società statunitense, ha comunicato di aver aumentato del 16% il proprio investimento portandolo a 5,8 miliardi di dollari. L’obiettivo di questa collaborazione è portare il software sviluppato da Rivian sulle autovetture Volkswagen. Nello specifico, Rivian riceverà un prestito iniziale di 1 miliardo di dollari da Volkswagen, seguiti da 1,3 miliardi di dollari in azioni Rivian e altri 3,5 miliardi di dollari nei prossimi anni.
La joint venture, chiamata “Rivian and VW Group Technology“, potrebbe rappresentare un vantaggio per entrambe le società. Da una parte Rivian otterrà un’iniezione di capitale e l’opportunità di diversificare il proprio business, mentre Volkswagen metterà le mani su un’architettura elettrica di nuova generazione e un software competitivo, che da tempo rappresenta il vero tallone d’Achille delle auto tedesche. L’obiettivo è di presentare il primo SUV R2 nella prima metà del 2026 e supportare il lancio dei primi modelli del gruppo Volkswagen fin dal 2027.
La joint venture paritetica sarà guidata da Wassym Bensaid di Rivian e Carsten Helbing di Volkswagen. Sviluppatori e ingegneri software di entrambe le aziende si uniranno per lavorare nello stabilimento di Palo Alto in California, ma presto dovrebbero aprire altri tre siti in Nord America ed Europa.
Azioni Rivian: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni Rivian per le prossime giornate. Dopo aver chiuso la seduta di ieri in ribasso del 4,2% in area 10,6 dollari, le attese per la seduta odierna sono di un’apertura delle contrattazioni in guadagno di quasi il 10%, nei pressi degli 11,7 dollari. Dal punto di vista operativo, il superamento degli 11-11,10 euro, massimi dell’ultimo mese e nei cui pressi troviamo l’indicatore daily del Supertrend, dovrebbe favorire una continuazione del recupero in direzione dei 12 dollari e successivamente i 12,25 dollari, dove transita la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, dovremmo assistere a una decisa accelerazione fin verso la soglia dei 13 dollari. In questo contesto tutte le prese di beneficio fin verso gli 11 dollari potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario, la perdita delle aree appena citate andrebbe a riattivare il trend primario al ribasso, con un primo obiettivo i 10,5 dollari e in seguito la soglia dei 10 dollari. Quest’ultimo sostegno rimane l’ultimo baluardo per evitare all’azione di tornare a mettere sotto pressione il bottom annuale in area 8,30-8,25 dollari, con target intermedi sui 9 dollari. Nel caso in cui dovesse realizzarsi questa ipotesi, fondamentale diventerebbe la tenuta dei minimi annuali per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico con nuovi target nei pressi dei 7,5 dollari.
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