A Piazza Affari, in una giornata grigia, si mettono in luce le azioni STM che cercano di arrestare il trend ribassista che ha caratterizzato gran parte dell’anno in corso. A sostenere in queste ore il titolo sono le notizie provenienti dalla Cina. L’azienda ha stretto una collaborazione con la fonderia cinese Hua Hong, il secondo produttore cinese di chip personalizzati. L’accordo prevederebbe l’avvio a Shenzhen della produzione di chip per microcontrollori da 40nm entro la fine del prossimo anno.
A margine di questo accordo sono arrivate le dichiarazioni dell’amministratore delegato del gruppo italo-francese, Jean- Marc Chery, che ha sottolineato come sia importante avere una produzione locale nella nazione asiatica per mantenere il vantaggio competitivo dell’azienda nei confronti dei concorrenti. La decisione di produrre in Cina è guidata da diversi fattori, tra cui il rapporto costo-efficacia della catena di fornitura locale oltre ai possibili rischi associati alle restrizioni governative presenti altrove.
La collaborazione arriva pochi giorni dopo le nuove previsioni finanziarie presentate da STMicroelectronics agli investitori. In quell’occasione, il gruppo guidato da Jean-Marc Chery ha comunicato l’obiettivo di ricavi superiori a 20 miliardi per il 2030 e non più entro il 2027. I ricavi dovrebbero attestarsi nel 2027-2028 sui 18 miliardi di dollari. Il margine lordo è invece atteso nel range 44-46% nel biennio, per poi superare il 50% nel 2030.
Azioni STM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni a Piazza Affari. Dopo l’hammer rialzista disegnato nella giornata di ieri, è una seduta all’insegna degli acquisti, con i prezzi che tornano oltre i 23,40 euro. Il movimento di queste ore, che va catalogato come un normale rimbalzo tecnico, al momento non indebolisce il trend ribassista presente sull’azione da diversi mesi. Dal punto di vista operativo sarà solo con il superamento dei 25 euro, dove transita la trendline ascendente che partiva dai minimi del 2016, che il titolo porrebbe le basi per un recupero prima in direzione dei 26,30 euro, dove transita l’indicatore daily del Supertrend, e a seguire i massimi degli ultimi 2 mesi in area 27,50 euro.
Nel caso in cui dovessimo assistere al superamento di queste aree resistenziali, aumenterebbero le possibilità di andare a mettere sotto pressione i massimi dello scorso mese di agosto sui 29 euro. Sarà solo lasciandosi alle spalle questi ultimi livelli che si avrebbe un primo segnale di forza da parte dell’azione, con nuovi obiettivi situati sulla soglia dei 31 euro, e target intermedi i 29,55 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 2 agosto.
Al contrario, il mancato ritorno oltre i 25 euro potrebbe essere sfruttato per aprire posizioni short, con un primo target a 23 euro e successivamente sui minimi di 24 ore fa posti nei pressi dei 22,50 euro. Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere violati dovremmo assistere a nuove vendite, prima in direzione dei 21,50 euro e successivamente verso la soglia dei 20 euro. Fondamentale diventerebbe la tenuta di queste ultime aree per evitare che l’azione possa proseguire il suo movimento fin verso i prossimi obiettivi posti sui 18-17,50 euro.
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