I timori per i nuovi contagi del coronavirus appesantiscono le borse europee. Effetto ritardato del crollo della produzione industriale dell’Eurozona: moneta unica sempre più debole. Sale la sterlina
Borse europee in calo a causa della rinnovata preoccupazione per la diffusione del coronavirus. Sono 15.000 i nuovi casi nella provincia cinese di Hubei, epicentro dell’epidemia. Le persone infette dunque aumentano e minano i dati rassicuranti di ieri, dai quali sembrava che la diffusione del virus stesse rallentando. Investitori e trader a breve termine stanno così riducendo la propria esposizione, incassando dove possibili, specie in virtù del fatto che alla vigilia i mercati azionari avevano raggiunto nuovi massimi. L’aggiunta di 15.000 nuovi casi non significa però che il virus si stia diffondendo più velocemente ed ecco perché la correzione odierna potrebbe avere breve durata. Madrid è la piazza peggiore mentre Milano riesce più delle altre a limare le perdite. Impulso ribassista per tutte e quattro le principali borse europee.
Grafico Dax by TradingView
VALUTE
Questa mattina l’euro è sceso al minimo negli ultimi 2 anni e mezzo nei confronti del dollaro: a pesare, ancora la pubblicazione dei dati relativi alla produzione industriale nel mese di dicembre all’interno della zona euro, al di sotto delle aspettative e mostrando il calo più marcato da oltre 10 anni. A pesare, anche le nuove tensioni dopo i dati relativi al numero di infetti da coronavirus. La moneta unica è inoltre ai minimi dal 2015 nel cambio con il franco svizzero. Guadagna qualcosa la sterlina, dopo l’annuncio dell’uscita del ministro delle Finanze Sajid Javid dal governo guidato dal premier Boris Johnson, rimpiazzato dopo poche ore da Rishi Sunak. Il rialzo del pound può essere legato all’aspettativa che il ricambio possa portare a una più rapida ripresa dell’economia britannica.
Euro Dollaro 1,0849 (-0,21%). Euro Sterlina 0,8332 (-0,66%). Euro Franco Svizzero 1,0622 (-0,14%).

Grafico Euro Dollaro by TradingView
MATERIE PRIME
Il prezzo del WTI riprende fiato dopo il rimbalzo della vigilia, giorno in cui si è riportato sopra i 52 dollari. Nella seduta odierna il valore si è riportato in area 51, in calo dello 0,5%. Il petrolio, in quanto materia prima, rimane ancora debole e in difficoltà, appesantita dai timori del virus. Resistenza rintracciabile a 52,10 dollari, il superamento di tale quota potrebbe dare una prima, lieve inversione rialzista.

Grafico Petrolio Wti by TradingView
L’interesse degli investitori per l’oro rimane elevato. A conferma che i timori sul coronavirus sono ancora esistenti. Il metallo giallo non dà segnali di debolezza e si sta riportando a quota 1.575 dollari l’oncia. Contrariamente al petrolio, il prezzo dell’oro rimane all’interno di una solida tendenza rialzista di lungo termine. Supporti ancora a 1.550 dollari.