Cambiamento climatico: fallito l’obiettivo dei 2 gradi, lo dice ExxonMobil - Borsa&Finanza

Cambiamento climatico: fallito l’obiettivo dei 2 gradi, lo dice ExxonMobil

Una distesa di ghiaccio artico si scioglie a causa del riscaldamento ambientale

Brutte notizie sul fronte del cambiamento climatico. L’obiettivo del contenimento del rialzo delle temperature globali entro i 2 gradi Celsius rispetto all’epoca preindustriale sarebbe già fallito secondo ExxonMobil. Nell’Energy Outlook del gigante della produzione petrolifera vengono stimate emissioni di 25 miliardi di tonnellate di metri cubi di CO2 nel 2050, più del doppio di quanto necessario (11 miliardi) per contenere il rialzo delle temperature secondo il Panel intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Ipcc). Una notizia negativa al termine di un’estate torrida in molte nazioni dell’emisfero boreale.

 

L’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico

L’obiettivo dei 2 gradi centigradi è già un target “di riserva” rispetto a quello che avrebbe dovuto essere la meta da raggiungere, stabilita dai paesi aderenti all’Accordo di Parigi sul clima siglato nel 2015. Gli sforzi delle nazioni avrebbero dovuto essere volti a limitare il rialzo delle temperature a 1,5 gradi.

Tuttavia, secondo l’analisi di ExxonMobil, sebbene la transizione energetica sia in corso non sta avvenendo alla velocità che sarebbe necessaria. Secondo le previsioni del gruppo petrolifero USA nel 2050 più della metà del fabbisogno energetico globale verrà soddisfatto da fonti fossili come petrolio e gas naturale.

 

Il grafico a barre verticali mostra l'aumento delle temperature medie globali oltre la media del ventesimo secolo registrati dal NOAA fino al 2022
Le anomalie di temperatura registrate dal NOAA. Il grafico mostra le variazioni rispetto alla temperatura media del xx° secolo (12,9 gradi Celsius) – fonte: NOAA

 

Le major petrolifere frenano sul clima

Quanto affermato da ExxonMobil nel suo Energy Outlook appare come una resa di fronte al cambiamento climatico. O, alternativamente, una giustificazione della frenata di alcune delle maggiori compagnie petrolifere sui temi ambientali.
Nel giugno scorso ExxonMobil e Chevron sono finite al centro delle polemiche ambientaliste.

Nel caso di ExxonMobil l’assemblea degli azionisti ha respinto oltre dodici proposte volte a ridurre i rischi per il clima e ad allinearsi con quanto stanno facendo le maggiori società del settore oil in Europa.

L’amministratore delegato Darren Woods si è giustificato affermando che ExxonMobil sta lavorando per essere un leader della transizione energetica investendo 27 miliardi di dollari fino al 2027 in tecnologie a basse emissioni di carbonio e per la cattura delle emissioni.

AUTORE

Alessandro Piu

Alessandro Piu

Giornalista, scrive di economia, finanza e risparmio dal 2004. Laureato in economia, ha lavorato dapprima per il sito Spystocks.com, poi per i portali del gruppo Brown Editore (finanza.com; finanzaonline.com; borse.it e wallstreetitalia.com). È stato caporedattore del mensile Wall Street Italia. Da giugno 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

ARTICOLI CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *