La Certificazione unica (CU) è un documento fiscale essenziale per lavoratori e pensionati che garantisce una gestione precisa e trasparente degli obblighi fiscali dei contribuenti italiani. Anche se nel corso degli anni ha subito diversi ritocchi, ha sempre mantenuto intatto il suo fine. Conosciuta fino al 2015 come Cud, certifica i redditi percepiti e rappresenta un passo fondamentale per la dichiarazione dei redditi.
Dopo il 2015 è stata migliorata per adattarsi alle esigenze dei contribuenti e dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico, serve a dimostrare i redditi da lavoro dipendente, autonomo o assimilati percepiti nell’anno fiscale di riferimento.
La Certificazione unica 2025, ad esempio, si riferisce ai redditi percepiti nel 2024. Ma perché è così rilevante? Chi deve farla? E quali sono le scadenze da tenere a mente quest’anno?
A cosa serve la Certificazione unica
Prima di passare alle scadenze, andiamo ad approfondire il discorso sull’importanza della CU 2025, perché è utile sotto molteplici aspetti. La Certificazione unica non è solo un obbligo fiscale, ma un documento che semplifica la gestione dei redditi attraverso cui si può avere una panoramica completa dei guadagni percepiti. Non si limita ai redditi da lavoro dipendente, ma copre anche compensi per collaborazioni, redditi di capitale e altre entrate soggette a tassazione.
I contribuenti possono:
- Avere una visione chiara e dettagliata dei propri redditi;
- Utilizzare i dati per compilare il modello 730 o il modello Redditi PF;
- Evitare errori nella dichiarazione grazie a informazioni precise e dettagliate.
La CU è fondamentale per i lavoratori dipendenti ai fini del calcolo delle imposte dovute. Contiene informazioni essenziali che l’Agenzia delle Entrate utilizza per il modello 730 precompilato, semplificando notevolmente le operazioni fiscali.
Il datore di lavoro o l’ente erogatore dei redditi è tenuto a consegnare la Certificazione unica ai percettori di redditi, siano essi lavoratori dipendenti, pensionati o beneficiari di prestazioni come Naspi o Dis Coll, ogni anno.
Tra le informazioni presenti nella CU troviamo:
- Redditi da lavoro dipendente e assimilati;
- Compensi da collaborazioni;
- Redditi soggetti a tassazione separata o ritenuta d’acconto.
Chi è responsabile della consegna e compilazione della CU
La compilazione e la consegna della Certificazione unica spettano ai sostituti d’imposta, come datori di lavoro o enti erogatori di redditi. Sono loro a dover fornire la CU a tutti i percettori di redditi imponibili.
La scadenza per la consegna della Certificazione unica 2025 è fissata al 16 marzo. Entro questa data, i sostituti d’imposta devono consegnare il documento agli autonomi e ai lavoratori dipendenti. Anche l’Inps, entro la stessa data di scadenza, è tenuto a fornire la CU a pensionati e beneficiari di prestazioni come Naspi e cassa integrazione.
Il contribuente deve immediatamente segnalare eventuali errori al datore di lavoro o all’ente erogatore, affinché questi possano rettificare le informazioni e inviare i dati corretti all’Agenzia delle Entrate.
Scadenze Certificazione unica 2025
Le scadenze relative alla Certificazione unica 2025 hanno subito alcune variazioni che hanno portato all’introduzione una doppia data per ottimizzare le operazioni di compilazione e migliorare la gestione fiscale.
- 16 marzo 2025: scadenza unica per la consegna della CU ai percettori di redditi e la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate.
- 31 marzo 2025: termine per l’invio delle CU che includono esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili nel modello 730.
È essenziale che i sostituti d’imposta rispettino queste date per evitare sanzioni o complicazioni burocratiche.