Warren Buffett conferma la sua affezione verso i combustibili fossili, anche in un mondo che si avvia inesorabilmente verso forme di energia alternativa. In molti pensavano che dopo gli acquisti ultra-miliardari durante la pandemia da parte della Berkshire Hathaway – il conglomerato finanziario del leggendario investitore americano – ci sarebbe stata una gigantesca monetizzazione dei guadagni record del 2022. Non solo non è stato così, ma la società d’investimento di Omaha sta sfruttando il calo dei prezzi di gas e petrolio per aumentare la posta.
Questo mese ha investito 3,3 miliardi di dollari per acquisire da Dominion Energy il 50% del terminal gas naturale liquefatto di Cove Point, nel Maryland. Un colpo considerato da alcuni sensazionale perché la domanda di GNL è aumentata notevolmente dal momento che l’Europa deve sostituire il gas russo dopo lo scoppio della guerra Russia-Ucraina, l’Asia utilizza il GNL per sostenere la sua energia in un’economia in crescita e gli altri paesi cercano alternative al carbone. Tra l’altro, Cove Point opera in un luogo – la costa orientale del Maryland – dove la concorrenza è poca perché le leggi dello Stato rendono la vita difficile a chi vuole costruire nuove strutture.
Berkshire nei mesi scorsi ha anche aumentato la sua partecipazione in Occidental Petroleum e ha acquistato più azioni in alcune grandi società giapponesi che operano nel settore delle materie prime. Inoltre, il colosso finanziario statunitense si sta attivando affinché venga approvato un disegno di legge per un investimento del Texas di 10 miliardi di dollari in centrali elettriche a gas.
Combustibili fossili: perché Warren Buffett sta investendo
La conclusione che si può trarre dal comportamento di Buffett è che il re del value investing stia guardando laddove altri non vedono. Sicuramente è una questione di prezzo, ma il settore dei combustibili fossili ha ancora i mezzi per dominare la scena per lungo tempo secondo Warren Buffett. L’idea di fondo è che Occidental, Cove Point e i giganti commerciali giapponesi abbiano tutti risorse uniche che svolgeranno un ruolo chiave nell’alimentare il mondo, indipendentemente dal percorso che prenderà la transizione energetica: “I rendimenti del capitale in carbone, petrolio e gas sono fuori classifica rispetto ad altri settori” ha affermato Cole Smead, amministratore delegato di Smead Capital Management.
La breve durata dello scisto
Gli investimenti nei combustibili fossili di Warren Buffett non sono però privi di qualche imperfezione, sottolineata dallo stesso investitore miliardario. Ad esempio vi è la questione dello scisto. Attraverso Anadarko Petroleum, Occidental ha in mano il giacimento petrolifero di scisto più grande ed economico del mondo. Tuttavia Buffett ha osservato come i pozzi abbiano una vita breve. “Negli Stati Uniti siamo fortunati ad avere la capacità di produrre il tipo di petrolio che abbiamo ottenuto dallo scisto, ma non è una fonte a lungo termine come si potrebbe pensare. Si tratta di petrolio di breve durata”, ha detto.