Nel 2014 Joey Saputo è diventato il quarto presidente straniero nella storia del Bologna. Prima di lui, soltanto lo svizzero Louis Rauch (primo storico presidente dei felsinei), l’austriaco Emilio Arnstein e lo statunitense Joe Tacopina, attuale proprietario della Spal. L’obiettivo di Saputo è tenere un bilancio in equilibrio e favorire un percorso di crescita sportiva per riportare ad alti livelli il club sette volte campione d’Italia. Ma chi è l’imprenditore canadese al quale i tifosi chiedono di costruire un Bologna da Europa?
Chi è Joey Saputo: la biografia
Classe 1964, nato e cresciuto a Montréal, Joey Saputo è il figlio di Lino, il re dei formaggi palermitano (di Montelepre) emigrato in Québec nel 1952 con il padre Giuseppe, la madre Maria e il fratello Francesco e fondatore nel 1954 della piccola cheese making company di italiani che negli anni Sessanta diventa la Saputo Incorporated. Joey entra nell’azienda casearia nel 1985 e occupa la carica di direttore operativo fino al 2007, quando abbandona la Saputo per concentrarsi sulla holding di famiglia, la Free2Be.
Appassionato di golf e hockey su ghiaccio, tifoso dei Montréal Canadiens, Joey Saputo è sposato con la moglie Carmie e ha quattro figli: Luca, Simone, Joey Jr. e Jesse. Quest’ultimo ha messo in mostra il suo talento calcistico ed è entrato nell’Under 17 del Bologna aggregato agli Allievi. Il primogenito, Luca, è invece appassionato di management sportivo e sta studiando a Casteldebole con la dirigenza del club. La famiglia Saputo vive tra il Canada e Bologna, dove ha comprato una casa in via Altabella.
Da dove viene il suo patrimonio
Con il fratello Lino, Joey Saputo è l’erede di un enorme impero economico: Saputo è una delle maggiori industrie americane nel campo dei latticini. I prodotti che l’azienda produce, commercializza e distribuisce comprendono latte, burro, formaggi, panna, creme e derivati. Oltre che in Canada, la società opera tra Stati Uniti, Australia, Argentina e Regno Unito e vende i suoi prodotti in più di 40 territori. Lino A. Saputo, il fratello di Joey, è presidente e CEO del marchio.
La famiglia Saputo ha un patrimonio stimato di 4,4 miliardi di dollari e il patron Lino, andato in pensione nel 2017 e oggi 86enne, è con i figli al 659° posto nella classifica delle persone più ricche del mondo stilata da Forbes. Quotata alla Borsa di Toronto con il tag SAP, la Saputo Incorporated è il dodicesimo gruppo caseario al mondo, con 18.000 dipendenti, quasi 15 miliardi di fatturato e più di 600 milioni di utile netto.
Ma l’impero Saputo non è costruito soltanto su latte e formaggi. I Saputo detengono numerosi immobili e il pacchetto di maggioranza della TransForce, società leader nel settore trasporti e logistica che copre 80 città e movimenta una flotta di 6.700 camion e oltre 12.000 container con 24.000 impiegati. Joey siede nel Consiglio di amministrazione della TransForce ed è anche nei Cda dell’ospedale universitario Saint-Justine di Montréal, dell’organizzazione Procure (che si occupa di prevenzione e cura del cancro alla prostata) e dell’Italian-Canadian Community Foundation.
Da quanto tempo gravita nel calcio
La passione di Saputo per il soccer è nata da bambino, quando il papà Lino sponsorizza i Montréal Manic negli anni della NASL. Nel dicembre del 1992, la famiglia decide di farsi una squadra di proprietà e fonda l’Impact Montréal: l’esordio nell’APSL arriva nel 1993, con Joey come presidente (rimane in carica fino al 2018) e l’ingresso nella MLS (il massimo campionato di Stati Uniti e Canada) agguantato nel 2012.
Nel quartiere di Mercier-Hochelaga-Maisonneuve, Joey fa costruire nel 2008 uno stadio nuovo, lo Stade Saputo: un impianto all’avanguardia da 19.000 posti, costato 30,5 milioni di dollari (7,5 messi dalla Free2Be e 23 dal governo del Québec) e ampliato nel 2012 fino a superare i 20.000 posti a sedere. Nel 2021, tra il malcontento e le pressioni dei sostenitori e dei media locali, l’Impact cambia logo, colori sociali e nome e si trasforma nel CF Montréal. Il neo-presidente è l’ex giocatore Gabriel Gervais.
Quanto ha investito nel Bologna
Italianissimo come il padre, Joey Saputo decide di investire nel calcio tricolore nel 2014, quando – scartate le proposte Brescia, Parma e Livorno – entra a far parte della cordata di imprenditori americani, guidata da Joe Tacopina, che rileva il Bologna dal costruttore Albano Guaraldi, subentrato quattro anni prima per salvare il club emiliano sull’orlo del fallimento dopo la gestione Porcedda. Il magnate canadese acquista la maggioranza un anno dopo con una ricapitalizzazione da 11,8 milioni di euro in due tranche. Nei suoi primi dieci anni di presidenza, investe in totale oltre 250 milioni di euro, con un mercato da corposo attivo e un monte ingaggi da 57 milioni lordi.
Insieme a Gerry Cardinale del Milan, Dan e Ryan Friedkin della Roma e Rocco Commisso della Fiorentina, Saputo è il quarto presidente americano della Serie A. La Saputo Inc. guida il Bologna attraverso BFC 1909 USA Spv LLC, proprietaria della lussemburghese BFC 1909 Lux Spv SA. Le società controllate dalla compagnia canadese sono azioniste del Bologna per il 99,93%: la parte restante è completata da soci di minoranza che hanno acquisito piccole azioni del club.
Oltre al settore giovanile, Saputo investe nelle infrastrutture con un centro tecnico rinnovato e un primo ammodernamento dello stadio Dall’Ara, in attesa dell’avvio dei lavori di restyling completo (per 200 milioni di investimenti) che porterà i rossoblù a giocare alla Fico Arena e di ritorno al Dall’Ara nella stagione 2027-2028. L’acquisto più costoso nel corso della sua presidenza è quello dell’ala Riccardo Orsolini, comprato dalla Juventus per 15 milioni di euro. Nella stagione 2023-2024 (con un’opzione per quella 2024-2025) il presidente consolida il legame con la città e la squadra mettendo il logo Saputo sulle maglie del Bologna.
I risultati sportivi nel corso della sua presidenza
Dal ritorno in Serie A nel 2014-2015, il Bologna è una presenza fissa nel massimo campionato. All’inizio i rossoblù vivono stagioni fatte di alti e bassi con salvezze rischiose conquistate punto su punto all’ultima giornata, poi si stabilizzano in acque tranquille a metà classifica. Dopo il nono posto ottenuto nel 2022-2023 con 54 punti, il miglior piazzamento dell’era Saputo è il quarto posto della stagione 2023-2024 (la nona stagione consecutiva in A) con qualificazione in Champions League.
Sotto la guida dell’allenatore Thiago Motta, la squadra fa risultato con tutte le big e riesce nell’impresa di riportare allo stadio migliaia di tifosi. Motta è subentrato in panchina a Siniša Mihajlović dopo la scomparsa del tecnico serbo a 53 anni in seguito ad una lunga malattia, ma è già richiesto da tutte le big del calcio europeo. Il team è consolidato: all’amministratore delegato Claudio Fenucci si affiancano il direttore tecnico Giovanni Sartori e il direttore sportivo Marco Di Vaio.
La mission di Saputo è trasformare lo “squadrone che tremare il mondo fa” in una piccola Atalanta. Ma per alzare definitivamente l’asticella e fare il salto di qualità in formato europeo, il chairman canadese non cambia strategia: con rate da 20 milioni di acquisti di cartellini di giocatori già in rosa, per investire in entrata bisogna vendere e rientrare. Perché al primo posto c’è sempre il bilancio.