I timori per le conseguenze della guerra dei dazi tra Cina e Stati Uniti restano alti. Da una parte Donald Trump, che via Twitter punta nuovamente il dito contro Pechino: siete voi che avete violato le intese preliminari. Dall’altra parte però il colosso asiatico risponde a tono: chi ha rotto per primo sono stati gli Usa. In questo contesto le borse europee chiudono negative, subendo un’ulteriore flessione con l’apertura di Wall Street. Il petrolio resta ben al di sotto dei 62 dollari al barile, mentre l’Euro approfitta della conseguente debolezza del Dollaro e della Sterlina. Tiene infine l’oro, bene rifugio per eccellenza.
EQUITY
Dax a 11.973.
Permane il trend negativo a Francoforte, avviato dall’impulso ribassista del 3 maggio scorso. La piazza tedesca chiude a -1,69% e scivola al di sotto dei 12.000 punti toccando il minimo nell’ultimo mese a 11.957. Da segnalare il documento congiunto con cui Germania, Francia e Regno Unito hanno respinto l’ultimatum dell’Iran, che ha minacciato in 60 giorni la ripresa graduale dell’attività nucleare.
Ftse Mib a 20.817.
Pesante anche Milano, affossato dalla maglia nera Bpm dopo una trimestrale deludente (il titolo perde oltre 7 punti percentuali) che chiude in rosso per la terza seduta di fila, raggiungendo i minimi degli ultimi due mesi a 20.0809 punti (-1,82%) all’interno di un trend negativo iniziato il 17 aprile scorso dopo aver raggiunto il massimo dell’anno.
Cac40 a 5.313.
Parigi è la piazza peggiore, -1,93%, anch’essa tocca i minimi degli ultimi due mesi, quando il 27 marzo era scesa a quota 5211 punti.
Ibex a 9.095.
Non fa eccezione la piazza di Madrid, -1,43% ai minimi da febbraio, che deve vedersela anche con i dati negativi della produzione industriale: a marzo -3,1% due punti percentuali più bassi rispetto alle attese e tre punti in meno rispetto al mese precedente.
Valute
Dopo un avvio piatto, l’Euro chiude in ripresa nei confronti del dollaro, che si indebolisce sui timori degli accordi commerciali tra Usa e Cina, e della Sterlina, che a sua volta perde terreno dopo l’annuncio del governo inglese della partecipazione del Regno Unito alle elezioni europee.
Euro Dollaro a 1.1229 (+0,34%), Euro Franco a 1.137 (-0,39%), Euro Sterlina a 0,8629 (+0,30%).
L’impulso rialzista per l’euro avviato il 3 maggio scorso ha ritrovato forza, per quella che è la seconda seduta consecutiva positiva per la moneta unica.
Commodity
Non fa eccezione il petrolio, che perde lo 0,89% in linea con il rosso di Wall Street, la borsa americana è appesantita anche dai dati della disoccupazione che hanno deluso le attese. Alla chiusura delle contrattazioni nel vecchio continente il Wti resta ben al di sotto della soglia dei 62 dollari barile a quota 61.40.
Il bene rifugio per eccellenza, l’oro, viaggia in territorio positivo: +0,33% a 1.285 dollari l’oncia ma occhio all’impulso ribassista avviato ieri, dopo aver raggiunto il massimo dell’ultimo mese a 1.291 dollari l’oncia.
Terza seduta in rosso consecutiva per il rame, che chiude le contrattazioni europee con un ribasso dello 0,65% a 2,74, dopo aver ritoccato il nuovo minimo dell’anno, secondo solo a quello del 30 gennaio scorso, a quota 2,72.
Rendimento in discesa per il Bund, cresce invece il tasso di interesse del Btp.
Il titolo di stato tedesco è rientrato nella sua area di lateralità avviata da inizio aprile, che ora si trova tra 0,050 e -0,074% e segna nel pomeriggio -0,050%. Quello italiano, al contrario, si trova all’interno di un impulso rialzista partito il 2 maggio scorso ed è reduce da quattro sedute positive consecutive, per un guadagno dello 0,104%.