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Maurizio Cattelan, le 5 opere record in asta

Maurizio Cattelan

La famosa banana di Maurizio Cattelan, attaccata a un muro con del nastro adesivo, è stata venduta all’asta da Sotheby’s a New York per la cifra di 6,2 milioni di dollari. Eppure Comedian (questo il titolo originale) è soltanto al terzo posto nella classifica delle opere record vendute all’incanto di quello che è a tutti gli effetti l’artista italiano vivente più famoso al mondo. Oltre che per le sue banane diventate virali, l’istrionico, prolifico e irriverente realizzatore di icone neo pop è celebre per lavori umoristici e dissacranti, da La nona ora (con papa Giovanni Paolo II abbattuto da un meteorite) e i bambini impiccati al water d’oro ribattezzato America.

 

Maurizio Cattelan: le 5 opere record vendute in asta

Poche opere riescono a catturare l’attenzione del pubblico di massa come quelle di Cattelan, uno degli artisti più affermati, controversi e provocatori al mondo. A far discutere, oltre alla natura stessa delle sue sculture e installazioni e alle domande che sollevano su cosa si intenda per opera d’arte, sono soprattutto i prezzi che raggiungono. “Per me Comedian non era uno scherzo: era un commento sincero e una riflessione su come attribuiamo valore. Alle fiere regnano velocità e affari, e io l’ho vista così: se devo essere a una fiera, allora potrei vendere una banana come gli altri vendono i loro dipinti. Potrei giocare con il sistema, ma secondo le mie regole”, spiega Cattelan. Ecco allora le 5 opere record (banana inclusa) dell’artista padovano: naturalmente i prezzi riportati sono comprensivi dei diritti d’asta e sono espressi in dollari e sterline al cambio dell’epoca, senza rivalutazione.

 

Stadium

Esposto per la prima volta nel 1991 presso la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il maestoso biliardino è la prima grande scultura realizzata da Maurizio Cattelan. Il calciobalilla dell’artista è lungo più di sei metri e può ospitare due squadre per un totale di 22 giocatori, come in una vera partita di calcio. Nella visione antirazzista di Cattelan, la sfida è tra i bianchi e i migranti e profughi della Forniture Sud, fonte inesauribile di lavoro sottopagato per la parte ricca del mondo. Nel maggio del 2013, l’opera arriva all’asta da Sotheby’s a New York: il martello si ferma a 2,6 milioni di dollari.

Stadium di Maurizio Cattelan
Stadium (foto: Sotheby’s)

 

Not Afraid of Love

È del 2000 l’imponente opera scultorea dell’elefante alto due metri, coperto da un burqa bianco che lascia liberi soltanto gli occhi, la proboscide e le zampe. “È un modo divertente di trasformare le cose quotidiane e domestiche in qualcosa di pauroso”, sottolinea l’artista con inevitabile richiamo al Ku Klux Klan e all’espressione popolare dell’elefante nella stanza, un problema molto noto ma di cui nessuno vuole discutere. L’opera debutta da Christie’s a New York nel novembre del 2004 nell’asta Post-War and Contemporary Art: da una valutazione iniziale tra i 700mila e i 900mila dollari, la lotta fra due mercanti fa schizzare il prezzo a 2,7 milioni di dollari. Not Afraid of Love è anche il titolo della personale di Cattelan curata da Chiara Parisi alla Monnaie di Parigi nel 2017: una delle più grandi retrospettive dedicate all’artista.

Not Afraid of Love di Maurizio Cattelan
Not Afraid of Love (foto: Christie’s)

 

Comedian

Nel 2019 appare per la prima volta nello stand del gallerista Emmanuel Perrotin all’Art Basel Miami Beach l’iconica banana di Cattelan, destinata a diventare una delle opere più famose dell’artista veneto. Comprata in un supermercato della Florida, oggetto virale per eccellenza, mangiata dall’artista newyorkese David Datuna, passa di mano diverse volte alimentando la sua bolla. Nella Now and Contemporary Evening Auction di Sotheby’s del novembre del 2024 a New York, una delle tre edizioni dell’opera è venduta per 6,2 milioni di dollari, da una stima iniziale tra 1 e 1,5 milioni. L’acquirente è l’imprenditore cinese Justin Sun, il fondatore della piattaforma di criptovalute TRON, proprietario di Rainberry (la società che ha sviluppato BitTorrent) e dell’exchange Poloniex. “Questa non è solo un’opera d’arte: rappresenta un fenomeno culturale che unisce i mondi dell’arte, dei meme e della comunità delle criptovalute”, fa sapere subito dopo l’asta. Sun riceve la banana con un rotolo di nastro adesivo, il certificato di autenticità e le istruzioni su come installare l’opera: se lo desidera, potrà sostituire il frutto.

Comedian di Maurizio Cattelan
Comedian (foto: Sotheby’s)

 

Untitled (2001)

Come un outsider fuorilegge, come un clandestino o un rinnegato, Cattelan esce solo con testa e mani (in resina e cera) dal pavimento di una galleria di dipinti olandesi del XVIII-XIX secolo, entrando furtivamente nel gotha dell’arte. Una parodia della venerazione dell’artista e un modo per recuperare l’identità perduta, questa scultura-autoritratto è realizzata nel 2001 per una mostra presso il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam. Poco meno di dieci anni dopo, nel maggio del 2010, sbarca a New York nella Contemporary Art Evening Auction di Sotheby’s: da una stima tra i 3 e i 4 milioni, raggiunge i 7,9 milioni di dollari, quattro volte di più rispetto alla precedente vendita di sei anni prima.

Untitled del 2001 di Maurizio Cattelan
Untitled del 2001 (foto: Sotheby’s)

 

Him

Nel 2001 desta estremo scalpore questa scultura che ritrae Adolf Hitler inginocchiato sul pavimento, immerso in una preghiera con le mani giunte e il volto commosso. Sembra che il Führer, il dittatore incontrastato della Germania dal 1933 al 1945, stia chiedendo a Dio la sua redenzione. Non c’è il famoso ciuffo nero, non ci sono le divise naziste ma una giacca grigia a petto unico, non c’è l’espressione infernale ma un volto sbigottito. Cattelan riflette sulla crudeltà umana, sul dolore più atroce ed immenso e sul significato del pentimento. Un’opera “inaccettabile” che proprio per questo tocca cifre stratosferiche nel mercato dell’arte: da Christie’s a New York, nel maggio del 2016, è venduta per 17,2 milioni di dollari, superando One Ball Total Equilibrium Tank (Spalding Dr. J Silver Series) di Jeff Koons, battuto per 15,2 milioni. Da molti è considerato il capolavoro di Cattelan: di sicuro è la sua opera più cara venduta all’asta.

Him di Maurizio Cattelan
Him (foto: Christie’s)

 

È fuori dalla Top 5 ma merita una segnalazione la vendita di Ostrich del 1997: lo struzzo tassidermizzato (alter ego dell’uomo) che nasconde la testa sotto il parquet, da cui emergerà beffardo il famoso autoritratto dell’artista. “Era una specie di esercizio: prendevo parte a una mostra mentre cercavo di tenerne le distanze, proprio come uno struzzo, con la testa sepolta nel terreno e il sedere che sporgeva”, rivela Cattelan. Da Christie’s a Londra, nel novembre del 2004, Ostrich raggiunge la bellezza di 1,5 milioni di sterline.

AUTORE

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Alessandro Zoppo

Ascolta musica e guarda cinema da quando aveva 6 anni. Orgogliosamente sannita ma romano d'adozione, Alessandro scrive per siti web e riviste occupandosi di cultura, economia, finanza, politica e sport. Impegnato anche in festival e rassegne di cinema, Alessandro è tra gli autori di Borsa&Finanza da aprile 2022 dove si occupa prevalentemente di temi legati alla finanza personale, al Fintech e alla tecnologia.

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