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Cosa fa e come funziona Minerva 7B, l’AI italiana della Sapienza

Il logo dell'IA generativa Minerva 7B

L’Università Sapienza di Roma ha presentato ufficialmente Minerva 7B, la versione aggiornata del suo modello linguistico di IA generativa. Sviluppato in partenariato con FAIR – Future Artificial Intelligence Research (la Fondazione che realizza gli interventi del PNRR nel settore dell’intelligenza artificiale) e in collaborazione con il consorzio interuniversitario Cineca che ha messo a disposizione il supercomputer Leonardo, il chatbot alza lo standard di prestazioni, interoperabilità e sicurezza degli LLM (Large Language Model) completamente italiani.

 

La Sapienza presenta Minerva 7B: cosa cambia nell’LLM

Minerva 7B è addestrato con un dataset di 2 trilioni di token corrispondenti a circa 1,5 trilioni di parole, è ottimizzato per la lingua italiana e potenziato a 7,4 miliardi di parametri (da cui il nome 7B), più del doppio rispetto alla capacità della versione precedente che si fermava a 3 miliardi. Il processo avanzato di tuning delle istruzioni (la tecnica per la messa a punto degli LLM su un set di dati etichettato di prompt didattici e output corrispondenti per migliorare le prestazioni dei modelli nel colloquiare e nel seguire le istruzioni) garantisce un’elevata elaborazione e comprensione del linguaggio naturale in italiano, con risposte coerenti e appropriate, più accurate e pertinenti al contesto.

La sicurezza è assicurata da 21mila istruzioni di safety su tematiche sensibili come la discriminazione razziale, la criminalità, le molestie, la violenza di genere e l’uso di sostanze illegali. È da questo incrocio tra oltre 300mila ore GPU di addestramento da zero in italiano, trasparenza delle fonti utilizzate (un corpus enorme di testi dal web) e instruction tuning potenziato a 580mila esempi che Minerva 7B lavora come modello completamente aperto, in grado di capire a fondo la richiesta dell’utente, elaborarla e fornire una risposta coerente, evitando nei limiti del possibile le cosiddette allucinazioni e la generazione di contenuti volgari o discriminatori.

L’ultima versione di Minerva promette quindi di migliorare significativamente l’interpretazione e la generazione di testi, facendo fare un salto di qualità notevole alla Gen AI nazionale. Ma è soprattutto un progetto d’avanguardia che poggia su una tecnologia tutta italiana, flessibile, inclusiva e comprensibile, addestrata su dati italiani autorizzati e di origine garantita e capace di “sfidare” le piattaforme di Big Tech come ChatGPT di OpenAI, Copilot di Microsoft e Gemini di Google. Un’AI generativa riflesso della lingua, della cultura e della società italiane, che vuole imporsi come modello di riferimento per la pubblica amministrazione e modello di cooperazione tra i soggetti che l’hanno realizzata.

 

Chi c’è dietro Minerva: un mix di accademia e innovazione

Dietro Minerva 7B c’è il gruppo di ricerca Sapienza NLP (Natural Language Processing) composto da 15 ricercatori e dottorandi guidati da Roberto Navigli, professore di IA e robotica al Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale (DIAG) della Sapienza e co-fondatore di Babelscape, la start-up deep tech dell’ateneo romano che programma software di intelligenza artificiale per l’analisi grammaticale, logica e semantica, l’estrazione di termini e concetti chiave e la comprensione di testi. Il team si è avvalso anche della collaborazione di NVIDIA e con quest’evoluzione di Minerva rilascia ITA-Bench, il primo grande benchmark italiano con 18 task.

Alla presentazione ufficiale di Minerva 7B, Navigli ha spiegato che questo modello linguistico “è un punto di partenza per sviluppare soluzioni trasparenti e sicure, con l’obiettivo di ampliare le collaborazioni con editori ed enti pubblici”. “Il nostro impegno è continuare a lavorare per massimizzare la sicurezza e gli aspetti conversazionali in una sorta di laboratorio permanente, con la consapevolezza scientifica che il rilascio di oggi non è un traguardo ma un punto di partenza. La scarsità di dati di qualità in italiano, sia per il preaddestramento linguistico sia per le conversazioni e le istruzioni, è uno dei temi chiave che intendiamo affrontare nei prossimi mesi”, ha aggiunto Navigli.

 

Cosa fa e come funziona Minerva 7B

È possibile utilizzare Minerva 7B gratuitamente accedendo al sito web ufficiale e interagendo con il modello attraverso una classica interfaccia di dialogo. Il chatbot può essere utilizzato per scrivere e riassumere testi, rispondere a domande, tradurre lingue, comporre mail e post per i social e i blog, generare codici di programmazione, fornire assistenza e molto altro ancora. Prossimamente il modello sarà reso scaricabile: l’approccio open source vuole trasformarlo in uno strumento utilizzabile da parte delle pubbliche amministrazioni e per tutti gli scopi istituzionali, aperto alle aziende italiane che vogliono adottare soluzioni e servizi di IA e a studenti e studentesse come mezzo d’insegnamento della Gen AI.

Per cominciare ad usare Minerva 7B basta accedere al portale, generare un account con nome, cognome e indirizzo mail con Open WebUI e verificare il profilo. A quel punto si apre la consueta finestra di dialogo con cui iniziare a chattare. Dalle impostazioni si possono modificare la lingua, l’interfaccia, le proprietà audio, esportare, modificare o cancellare le chat e personalizzare l’account. Questa fase di soft launch è molto utile perché permette di svolgere un lavoro di perfezionamento sulla base delle conversazioni effettuate dagli utenti e raccogliere feedback indispensabili ai programmatori. Una versione più robusta del modello, basata anche su questi riscontri, dovrebbe essere resa disponibile entro la fine del 2024.

AUTORE

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Alessandro Zoppo

Ascolta musica e guarda cinema da quando aveva 6 anni. Orgogliosamente sannita ma romano d'adozione, Alessandro scrive per siti web e riviste occupandosi di cultura, economia, finanza, politica e sport. Impegnato anche in festival e rassegne di cinema, Alessandro è tra gli autori di Borsa&Finanza da aprile 2022 dove si occupa prevalentemente di temi legati alla finanza personale, al Fintech e alla tecnologia.

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