Pesanti vendite su Fca dopo il -6,9% delle immatricolazioni in Eurozona. Piazza Affari non approfitta dello stop alle vendite allo scoperto per 3 mesi deciso dalla Consob
La Consob non basa. Piazza Affari torna a registrare pesanti rossi in borsa assieme agli altri mercati europei. Il divieto per tre mesi delle vendite allo scoperto per le 48 società quotate a più alta capitalizzazione non impedisce al Ftse Mib di perdere il 2,2% in apertura riassestandosi poi attorno al -1,2% nelle prime due ore di scambi. Peggio fanno Francoforte e Parigi, indietro di 4 punti. Pesa la diffidenza degli investitori nei confronti degli stimoli messi in campo dai singoli governi, nonostante il maxi piano americano preveda finanziamenti per 1.000 miliardi di dollari (e i provvedimenti della Fed, che oltre al bazooka da 700 mld e al taglio di un punto dei tassi di interesse ha rispolverato uno strumento utilizzato per la prima volta nella crisi finanziaria del 2008 per acquistare obbligazioni a breve direttamente dalle società). Gli stessi future di Wall Street prevedono un’apertura di forti ribassi (circa il 4%) dopo il buon rimbalzo della vigilia. Da monitorare lo spread, che segna l’ennesimo passo in avanti, schizzando oltre i 300 punti, aggiornando i massimi da novembre 2018. In crescita anche il rendimento del Btp, che sale al 2,8%, così come i bund tedeschi, ora a -0,2%.
Ordinativi e vendite industriali
Superiori alle attese i dati sui nuovi ordinativi industriali su base mensile: a gennaio +1,2% con un -0,2% del consensus. In netto calo su base annuale: -1,8% a fronte del +0,7% previsto dagli analisti e del +5,7% di dicembre. Decisamente meglio l’indice delle vendite industriali, sia su base mensile: il +5,3% a gennaio migliora sensibilmente il -2,8% di dicembre e il -0,1% stimato dal mercato (è la crescita più imponente dal 2008) sia su base annuale (+3,8% contro il -0,9% delle stime e il -1,5% del mese precedente).
Grf Vendite Industriali a gennaio su base mensile by TradingEconomics
Titoli Migliori
Si distinguono invece in positivo Tenaris (+3,1%), Telecom e Atlantia in rialzo superiore al 2,7% e Campari (+2%, dopo essere arrivata in avvio a crescere più del 4%).
Titoli Peggiori
In coda al Ftse Mib scivola Fca (-7,5%), dopo che le immatricolazioni di nuove auto del gruppo in Europa hanno segnato un calo del 6,9% a febbraio, in attesa dei numeri ben peggiori previsti a marzo. Giù anche Cnh Industrial, -5,4%, e cali oltre il 4% anche per Enel e Stmicroelectronics.
Analisi Ftse Mib
E’ in corso un tentativo di stabilizzazione tra i 16.000 e i 15.000, indicativamente attorno ai 15.300 punti. nelle ultime tre sedute sta perdendo “solo” il 5%, segnale che Piazza Affari e le borse, al di là della crisi dell’equità, sono alla ricerca di una nuova stabilità. Anche se per gli investitori al momento prevale la strategia del “vendere tutto” (o quasi) finché non verrà superato il picco del coronavirus, gli indici hanno raggiunto livelli minimi interessanti per una ripresa magari non imminente, ma non così lontana come poteva apparire nelle scorse settimane.

Grafico Ftse Mib by TradingView
Spread
Continua a salire, dopo due ore di scambi a Piazza Affari è già a quota 320 punti e il rendimento dei Btp che si riavvicina al 3% come non succedeva da gennaio 2019. Pesa l’alta volatilità e la tendenza degli investitori ad affidarsi ai titoli di stato più sicuri, tra cui quelli americani e quelli tedeschi, il cui rendimento è comunque in netto rialzo: -0,2%, dal -0,8% di otto sedute fa.