Peggiora la produzione industriale di dicembre, record negativo degli ultimi 6 anni. Male soprattutto i beni intermedi
Una produzione industriale in continuo declino, questa la fotografia che ci restituisce l’Istat con il suo report dedicato al settore secondario. Si tratta della prima volta, dal 2014 che un anno si chiude con una produzione peggiore di quello precedente e con una contrazione che non si vedeva dal 2013. I dati di dicembre evidenziano una flessione del 2,7 per cento rispetto a novembre, mentre se si guarda all’annuale la contrazione arriva al 4,7 per cento. Nel complesso, la produzione industriale è calata dell’1,4 per cento nel quarto trimestre, rispetto a quelli precedenti, registrando un aumento soltanto nel primo trimestre 2019, mentre negli ultimi tre mesi dell’anno ha accelerato al ribasso.
L’indice corretto per gli effetti di calendario registra un -4,3 per cento, in quanto i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di dicembre 2018.
La diminuzione della produzione ha interessato tutti i comparti, con variazioni negative per i beni intermedi (-2,8 per cento), per l’energia e i beni di consumo (-2,5 per cento) e per i beni strumentali (-2,3 per cento).
Si salvano alcuni settori che registrano incrementi tendenziali, come la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+5,3 per cento), l’industria alimentare, bevande e tabacco (+2,9 per cento) e le altre industrie (+1,1 per cento). Tra i settori peggiori ci sono le industrie (-10,4 per cento), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,3 per cento) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature (-7,7 per cento).