BlackRock ha aumentato la posizione netta corta nel gruppo italiano del 6,51% a 28,1 milioni di azioni, pari al 2,78% del valore del gruppo italiano. Lo short complessivo su Saipem è ora di quasi il 6% del valore di mercato. Il gruppo mira a un Ebitda positivo a fine anno, appesantito da 1,67 miliardi di passività.
BlackRock ha aumentato la sua posizione short su Saipem. Il colosso americano dell’investimento, attraverso la controllata londinese Investment Management UK, ha alzato la sua posizione netta corta nel gruppo italiano del 6,51% a 28,1 milioni di azioni, pari al 2,78% del valore della società lo scorso 30 novembre. È quanto riporta la Consob nei suoi aggiornamenti sulle posizioni nette corte a Piazza Affari. Questo rappresenta la maggior posizione shortista (di vendita) sul FTSE Mib, seguita a stretto giro dal 2,72% di Marshall Wace in Saras. BlackRock non è il solo gruppo a scommettere in questo periodo sul calo del titolo: gli si affiancano Capital Fund Management con l’1,09% ed Eleva Capital per lo 0,6%, oltre a Pdt Partners per lo 0,98% e a WorldQuant per un altro 0,5%. Si tratta nel complesso del 5,95% circa del capitale di Saipem per un totale di 60,2 milioni di azioni.
Il gruppo dei servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture, guidato dall’amministratore delegato Stefano Cao, ha chiuso il terzo trimestre di quest’anno con ricavi per 1,9 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto ai tre mesi precedenti e un Ebitda adjusted negativo per 25 milioni, in miglioramento rispetto al secondo trimestre 2021 (negativo per 354 milioni di euro). Il risultato netto adjusted è stato negativo per 206 milioni di euro. Per quanto riguarda il periodo finanziario dei nove mesi, Saipem ha registrato una perdita di 1,121 miliardi di euro e ricavi a 5,1 miliardi, con un calo del 5,9% rispetto allo stesso arco temporale del 2020. L’Ebitda adjusted da gennaio a settembre è stato anche in questo caso negativo per 291 milioni di euro (era positivo per 491 milioni nei primi nove mesi del 2020).
A fine settembre 2021 l’indebitamento finanziario netto era salito a 1,67 miliardi rispetto a 1,23 miliardi di inizio anno, in seguito soprattutto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione. Saipem ha ricordato che al 30 settembre scorso erano presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di financial covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda (rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre) non superiore a 3,5 volte. “Tenuto conto del valore dell’Ebitda dei primi nove mesi e delle aspettative relative al quarto trimestre del 2021, la società ha avviato discussioni formali con i propri finanziatori al fine di porre in essere gli opportuni interventi”, ha spiegato il gruppo.
Nel presentare la trimestrale, Saipem ha indicato i target per il 2021, al netto di ulteriori deterioramenti della situazione globale pandemica: ricavi per circa 4,5 miliardi di euro, Ebitda adjusted positivo, investimenti tecnici attesi pari a 250 milioni di euro, indebitamento finanziario netto a fine anno post-IFRS 16 intorno a 1,7 miliardi di euro. Il gruppo ha presentato anche il piano industriale strategico 2022-2025. La crescita è stimata a un tasso medio anno del 15%, sostenuta da un backlog al 30 settembre scorso per circa 24,5 miliardi di euro. Il gruppo, infine, punta a maggiori opportunità commerciali e a una ripresa delle perforazioni.
Analisi grafica: non è un’inversione, solo una Bull trap da shortare
Il titolo Saipem sembrerebbe essere impostato al rialzo nel breve termine, anche grazie alla performance positiva registrata nelle ultime tre sedute. Ma non bisogna lasciarsi trarre in inganno in senso rialzista (Bull trap) in quanto, finché gli istituzionali mantengono aperte le loro ingenti posizioni corte, i prezzi non faranno altro che continuare a scendere. Pertanto ben vengano questi temporanei rimbalzi, purché non siano interpretati come un’inversione di tendenza, ma solo come una occasione per vendere nuovamente l’azione allo scoperto a prezzi più alti.
L’impostazione grafica, infatti, vede i prezzi stazionare ancora al di sotto dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati ribassisti da poco. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 48. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso nelle eventuali posizioni long è consigliabile solo al superamento del livello 1,8345 con target nell’intorno di 1,9000 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 1,7910 con obiettivo molto vicino al livello 1,6820.
L’andamento di breve termine del titolo Saipem